Siete preoccupati dagli effetti sul girovita degli eccessi alimentari delle feste? Per contrastarli, provereste SUPER ANANAS®, un prodotto slimmante venduto in farmacia?
Il verbo slimmare e l’aggettivo e sostantivo slimmante sono esempi di neoformazioni ibride. Combinano infatti una parola o un elemento radicale da un’altra lingua – qui slim, dimagrire, snellire in inglese – con un affisso o un’intera parola italiana*.
È un meccanismo di formazione di nuove parole che non manca mai di suscitare reazioni, come in questo divertente tweet:
Anch’io penso che la parola slimmante faccia leva sull’anglofilia degli italiani e confermi la passione per l’itanglese del marketing, ma sospetto anche un’altra motivazione.
Non detto ma inteso
Il significato di slim è noto anche a chi ha conoscenze limitate dell’inglese e grazie a questo i neologismi slimmante® e slimmare® lasciano intendere che il prodotto faccia dimagrire, senza però affermarlo esplicitamente.
Il marchio registrato potrebbe inoltre indurre a pensare che siano state usate tecniche di produzione sviluppate appositamente, però nella descrizione del prodotto non è chiarito il significato né di slimmante né del marchio: l’interpretazione è lasciata all’immaginazione!
Aggiornamento settembre 2018 – Lo stesso meccanismo si ritrova anche in un prodotto di tutt’altro genere (indumenti) visto da Fabrizio Coppola nella vetrina di una farmacia:
Anche Slimagra® è un marchio registrato e anche in questo caso l’elemento slim nel nome e l’imperativo slimagrisci lasciano intendere che il prodotto faccia dimagrire, senza però dichiararlo esplicitamente.
La lettera iniziale s della neoformazione slimagrire può inoltre richiamare il prefisso s- che premesso ad alcuni verbi conferisce valore intensivo (cfr. trascinare – strascinare).
Altri aspetti terminologici e lessicali
Sulla scatola di SUPER ANANAS si nota la dicitura functional food, che avrebbe un termine equivalente italiano in alimento funzionale. Il ministero per le politiche agricole lo definisce “alimento che ha la capacità, scientificamente dimostrata, di influenzare positivamente una o più funzioni dell’organismo, portando a un miglioramento dello stato di salute o a una riduzione del rischio di malattia”. Forse l’anglicismo rende il prodotto più appetibile e meno soggetto a eventuali contestazioni?
SUPER ANANAS è venduto in stick-pack, un termine tecnico usato nell’industria del confezionamento che mi pare ingiustificato in questo contesto: bustina monodose è più comprensibile ma ovviamente fa meno colpo dell’inglese!
Si legge anche che ogni bustina contiene gli attivi di ¼ di ananas, interpretabile come principi attivi. Il sostantivo attivo però non parrebbe essere un tecnicismo del settore ma piuttosto un altro stratagemma lessicale.
Ananas, un falso amico!
Cercando le immagini per questo post ho trovato anche la versione inglese del prodotto, SUPER PIÑAPPLE, che non promette dimagrimenti ma è descritto come healthy, sano.
Sulla scatola ci sono due occorrenze di un falso amico da principianti: with extract of ananas e the active ingredients of ¼ of a ananas. In inglese però non esiste la parola ananas: il frutto si chiama pineapple (senza ñ come invece piña in spagnolo).
In effetti ananas è un internazionalismo, ma inglese e spagnolo fanno eccezione:
Carta: Bezbojnicul
Etimologia di ananas: dal guaranì nana o nanas, “frutto eccellente” o “frutto profumato”, attraverso il portoghese.
Per concludere questo lungo post: vi è venuta voglia di provare il beverone slimmante? 😉
* La definizione di neoformazione ibrida, “un neologismo che combina una parola o un elemento radicale da un’altra lingua con un affisso o un’intera parola italiana”, è tratta da Che cos’è un neologismo di Giovanni Adamo e Valeria Della Valle, che commentano: “accanto a un’accettazione che alcuni considerano perfino spregiudicata di elementi lessicali stranieri, l’italiano mostra una reattività assimilatrice capace di integrare nel proprio sistema linguistico forestierismi di struttura totalmente diversa”. Adamo e Della Valle concludono citando il lessicografo Giovanni Nencioni: “tale aggressività dell’italiano è buona garanzia della sua conservazione strutturale”.
Altri esempi di neoformazioni ibride: formattare, spammare, twittare, googlare, spoilerare, favvare, pinnare, lovvare, selfare, trollare, whatsappare, friendzonare, blastare, bingiare, blessare, flexare, stannare, resellare, blacklistare, ghostare, smartabile, cringissimo…
Nuovo post: Prenoting: inglese farlocco (rappresentativo!) con la descrizione dei suffissi inglesi –ing, –er e –y usati per “anglicizzare” parole italiane usate in nomi di prodotti e servizi.
enrico:
A parte l’aberrante verbo “slimmare” e relative coniugazioni; perché dire “stick-pack” quando un più semplice “bustina” sarebbe stato più che efficace?
Immagino per via della già citata passione per l’itanglese.
Flavia:
Nel ‘non detto’ io metterei anche il riferimento (ripetuto ben 5 volte) al superfood, in questo caso al superfruit che tante speranze sembra ‘alimentare’ nei compratori (e nei produttori): https://en.wikipedia.org/wiki/Superfood.
John Dunn:
Va segnalato che il termine ‘functional food’ non esiste in inglese. Semmai sarebbe quello che servono nelle mense scolastiche del Regno Unito: cibo che serve per mantenere gli esseri umani in vita, ma che non ha altre qualità. Neanche conosco ‘stick-pack’, e ‘single-dosed’ è un semplice errore; se potrebbe (forse) dire: ‘single-dose packets’. Visto gli altri errori, chiamare questo testo una versione inglese sembra un giudizio troppo generoso!
Licia:
@Flavia, vero! Anche se l’ananas non è considerato un superfood (o superalimento), queste diciture inducono a pensarlo. C’è anche un altro dettaglio: l’immagine sulla scatola include un metro che fa pensare a una riduzione del girovita. Questo prodotto è davvero un concentrato di sottintesi!
@John, è probabile che functional food sia un termine settoriale che potrebbe avere come origine il cosiddetto Euro-English. Si trovano infatti molti esempi nei siti istituzionali europei, ad esempio Functional food in the European Union dà questa definizione: Functional food (FuFo) is defined as food that is taken as part of the usual diet and has beneficial effects that go beyond nutritional effects. FuFo!!!
Interessante anche questa osservazione, grassetto mio: a survey in four EU Member States showed that many grocery shoppers were not familiar with the term "functional food", although, when given examples, most of them had already bought FuFo. Better nutrition knowledge was correlated with a more positive attitude towards FuFo, and female, younger and richer respondents were more likely to buy it.
Credo che il Super Ananas punti proprio a questo tipo di clientela: il prezzo consigliato sul sito è €24,95 per 30 bustine!
John Dunn:
Più Euro che English! Per me è un esempio perfetto del inglese farlocco, perché ‘functional’ è utilizzato in un senso che è quasi il contrario di quello che ha in inglese, e proprio per questo il termine ‘functional food’ sarebbe fuorviante per un madrelingua. Molto curioso invece è FuFo, che è una formazione di un tipo (un cosiddetto stump compound) che è molto diffuso in italiano, tedesco e russo, ma che è quasi inesistente in inglese (salvo ‘sitcom’ = ‘situation comedy’).