vignetta di Scott Garrett
Nel periodo natalizio in inglese circolano varie spiritosaggini che sfruttano l’anagramma Santa ⇄ Satan che trasforma Babbo Natale nel demonio.
Per farlo funzionare come meccanismo umoristico la trasposizione delle lettere diventa involontaria e viene descritta come errore di ortografia (spelling mistake) o come refuso (typo), anche se in realtà sono errori poco probabili.
In questa vignetta il dettaglio divertente è l’uso del rafforzativo one hell of a che ci ricorda che in inglese ci sono molte espressioni che fanno riferimento all’inferno:
(lato positivo dell’errore: poca coda alla Santa’s grotto!)
Prende spunto dallo stesso errore anche l’animazione di Anomaly narrata da Patrick Stewart:
C’è typo e typo.
Nell’animazione l’errore della bambina è descritto come typo anche se la lettera è scritta a mano. È un esempio dell’estensione di significato dalla parola typo: in origine indicava solo 1 un errore di composizione (typographical error), poi con l’uso dei computer è diventato anche 2 un errore di battitura e ora sempre più spesso viene usato genericamente per 3 altri errori nella scrittura di parole. Nell’accezione 2 typo è usato informalmente anche in italiano.
In inglese c’è anche l’abbreviazione typo. (con il punto!) che può essere usata per typographer, typographic, typographical e typography.
“Tutti i giorni un typo diverso”
Probabilmente ignorava queste informazioni chi ha ideato il gioco di parole itanglese per la pubblicità del corso di una scuola italiana di design che è stata vista nella stazione di Santa Maria Novella a Firenze:
Ho il sospetto che la pubblicità sia adattata da una simile in inglese: si usa infatti la stessa parola, type, sia nel significato generico di tipo che in senso tipografico. Inoltre, la valigetta dell’immagine in inglese è case, come la cassa tipografica in cui erano riposti i caratteri (e da cui derivano i nomi uppercase e lowercase per maiuscole e minuscole, contenute in due diversi cassetti).
In italiano però il gioco di parole è poco efficace: chi conosce la parola typo pensa subito al refuso e non associa la y alle tecniche di composizione o in generale alle arti [tipo]grafiche.
Concludo questo post sui refusi augurandomi di non averne fatto qualcuno anch’io: se sì, è colpa della legge di Muphry!
Aggiornamento dicembre 2018 – C’è un nome per l’anagramma che ha un significato completamente opposto a quello della parola di partenza (un antonimo). Si chiama antigram in inglese e antigramma in italiano.
Grazie a Sarah Cuminetti per la segnalazione.
Vedi anche:
• Sbagli, errori e corruttori automatici
• Non solo typo ma anche thumbo, twypo e writo
• Terminologia: Font, typeface, famiglie e tipi di carattere
vinab:
.. e dalla striscia di Dilbert ho imparato un’altra espressione inglese, nascosta nel nome di Ann. Google come al solito aiuta. Buon Natale, niente Satan
Miriam:
Segnalo che c’è anche un libro (molto bello) che fa uso di questo gioco di parole “itanglese” nel titolo: è “Sei proprio il mio typo” di Simon Garfield
http://www.tealibri.it/generi/saggistica_generale/sei_proprio_il_mio_typo_9788850238811.php
Il titolo originale è “Just my type” e parla della storia dei più famosi caratteri tipografici.
Complimenti Licia per il post e per il blog, che leggo da tempo con piacere!
Miriam
Federico:
http://www.webtoons.com/en/comedy/adventures-of-god/ep-92-letter-to-satan/viewer?title_no=853&episode_no=92
Striscia fresca fresca in tema…