Chi vive a Milano non può non avere notato le nuove pubblicità dei supermercati Esselunga: sono ovunque!
Hanno come protagoniste emoji “vegetali” che richiamano le campagne degli anni scorsi, con personaggi famosi rappresentati da prodotti alimentari. Linda Liguori in Straordinario quotidiano. Le emozioni Esselunga ha analizzato le caratteristiche che rendono anche la nuova campagna molto efficace e accattivante.
Chi segue il blog sa che mi incuriosiscono molto uso, aspetti culturali ed evoluzione delle emoji, che in pochi anni sono entrate a far parte delle conoscenze enciclopediche della maggior parte delle persone: la pubblicità di Esselunga ne è una conferma. Ho trovato l’idea molto azzeccata però ci sono anche un paio di dettagli che non mi convincono del tutto.
Tre emoji standard
Finora ho visto cinque faccine, di cui tre inconfondibili:
Corrispondono a tre emoji molto usate su WhatsApp, che fino a ottobre 2017 usava emoji con lo stesso aspetto di quelle di Apple:
Queste tre emoji esprimono emozioni positive e sono molto carine, anche se a pensarci bene è difficile trovare addirittura esilaranti i prezzi convenienti!
Un’emoji ambigua
Sono invece piuttosto perplessa dalla scelta dell’emoji che dovrebbe rappresentare la felicità:
È stata infatti riprodotta una vecchia emoji, non più usata, nota in inglese come grinning face with smiling eyes. In Apple e in WhatsApp (ma non in altri sistemi) era disegnata con una bocca “a barretta” che le conferiva connotazioni negative nonostante gli occhi sorridenti “orientali”. L’anno scorso però l’emoji è stata cambiata e da allora la bocca è a mezzaluna: dettagli in Fraintendimenti emojionali.
Mi sembra strano che non sia stata usata l’emoji più recente (a destra) e invece sia stato preferito un riferimento obsoleto. Inoltre, non capisco perché è stata rappresentata “rossa come un pomodoro” proprio la faccina che sembra digrignare i denti: è una metafora che evoca sensazioni sgradevoli e mal si adatta a trasmettere un messaggio di felicità e cortesia.
L’unica spiegazione a cui riesco a pensare è che la campagna pubblicitaria non sia stata realizzata di recente e che forse la scelta dell’emoji sia stata condizionata dalla sua descrizione inglese prima ancora che dall’aspetto.
È un’impressione rafforzata dall’emozione associata alla faccina realizzata con la cipolla, la commozione. In inglese l’emoji è descritta come face with tears of joy o anche crying emoji, in italiano invece esprime ilarità e sembra irridere il messaggio di Esselunga.
Un’emoji incongruente
La quinta emoji è apparsa in questi giorni sulla copertina dell’opuscolo che elenca i prodotti sottocosto di dicembre.
È una faccina arancione che fa l’occhiolino e l’ho notata perché è realizzata con uno stile diverso dalle altre emoji e assomiglia poco a quella di riferimento di WhatsApp.
Sono dettagli che molti troveranno insignificanti ma che per me hanno un parallelismo con le scelte terminologiche: va assicurata la coerenza con la terminologia esistente, in particolare se si sceglie uno specifico sistema di riferimento, vanno esaminate possibili connotazioni dei termini e vanno considerate eventuali variazioni diacroniche che possono dar luogo a slittamenti o modificazioni di significato.
.
Vedi anche: WhatsApp, le donne e l’evoluzione delle emoji
.
Watkin:
A me dà più noia “una esperienza” 😛
Linda Liguori:
Licia rimango senza parole per la competenza e la precisione anche sulle emoji! Non ho mai considerato che ci fossero stili differenti a seconda dell’ambiente, né il ricambio e l’aggiornamento di alcune. Concordo sul pomodoro con il sorriso agghiacciato. Non avevo riconosciuto l’identità tra il melone e la faccina/bacino di Apple, ed ho pensato invece ad una espressione di creatività dei designer/art di Armando Testa, poco efficace.
Complimenti per la finezza!
Linda
Licia:
Grazie Linda. 🙂 Il mio interesse per le emoji nasce da lontano: mi occupo di interpretazioni e connotazioni di icone e simboli vari delle interfacce grafiche e le loro implicazioni per internazionalizzazione e localizzazione da molti anni.
Intanto ho recuperato altri due esempi di emoji nelle pubblicità di Esselunga che non avevo ancora visto, da volantini di promozioni:
Sono riconoscibili grinning squinting face e smiling face with halo che sono coerenti con le emoji che si trovano anche su WhatsApp. Anche queste fanno parte del set originale di emoji nate per il mercato giapponese e quindi ha molta importanza la forma degli occhi.
A parte le perplessità sul “pomodoro felice”, la campagna mi piace davvero molto. E per gli esempi dei volantini anch’io, come hai già evidenziato nel tuo articolo, penso sia molto efficace che le faccine valgano anche come lo zero delle percentuali di sconto.
Arco:
Concordo a pieno (con tutto ‘sto cibo, son già pieno a vederlo…))), geniale l’idea. Davvero Super. Arcimbolda, direi.
Pertanto, non può essere sfuggita al suo ideatore la contraddizione in oggetto, credo quindi voluta. Perchè?
E chi lo sa… la percezione di felicità è un attimo che sa di immenso, è un bel gioco che dura poco a volte, molti temono di esser felici per codardia, forse, felicità è tutto ed anche niente, è un piccolo grande momento. L’espressione di emoticon, pare, avere in se un “mo’ mento”.
[faccina sciocca]
Marco Testa