In questi giorni l’Acquario di Genova si fa notare per un esempio di inglese farlocco piuttosto imbarazzante, Jingle Balls, Natale con le bolle.
Chi ha una conoscenza rudimentale dell’inglese riconoscerà solamente il rimando alla canzone Jingle Bells e apprezzerà il gioco di parole. Sarà invece molto perplesso chi sa che bolle in inglese si dice bubbles e che balls equivale al nostro palle anche nel senso di attributi maschili. Le palline e altre decorazioni che si appendono all’albero nell’inglese britannico si chiamano invece bauble /ˈbɔːb(ə)l/.
Eppure sarebbe bastata una velocissima ricerca per immagini per capire che è meglio evitare di fare giochi di parole in una lingua che non è la propria.
(altri dettagli nei commenti qui sotto)
Consiglio per l’Acquario di Genova, che ha la pubblicità in bella mostra anche sul proprio profilo di Twitter: dillo in italiano!
Vedi anche: tutti i post con il tag inglese farlocco.
Avv. Federico Baglini:
Grazie per il feedback! Stamattina appena arrivato a Genova mi sono trovato davanti questo “bellissimo” slogan e ho pensato a te.
Mauro
No!
Eppure a Genova con l’inglese, a causa dei mercanti, abbiamo a che farci dal ‘600… non da ieri 🙁
Enrico:
Non so ad un madrelingua inglese come potrebbe suonare Jingle Balls ma il gioco di parole sarebbe anche carino.
Quello che mi lascia più perplesso è che “Natale con le bolle” suona benissimo ed evoca dolcissimi ricordi tra bolle di sapone e bolle d’aria che risalgono nel mare.
Bisognerebbe capire che l’inglese è da un pezzo che non da più quel tocco di professionalità ed internazionalità che molti pensano.
Licia:
@Enrico, forse suona così?! Lo aggiungo per ribadire che Jingle Balls è veramente una pessima idea! 🙁
Enrico:
Mega LOL 😂
Frippo:
Jingle Balls è anche una posizione sessuale: http://www.goodtoknow.co.uk/relationships/galleries/8388/christmas-sex-positions/2 (safe for work)
Andrea:
Jingle Balls: Fat Lads Calendar
http://www.aroundtownmagazine.co.uk/jingle-balls/
calendario di beneficienza di uomini nudi
Licia:
Grazie a uno scambio su Twitter ho scoperto che l’Acquario di Genova ha spiegato la propria scelta su Facebook. Per chi come me non ha un profilo su FB aggiungo la schermata del commento:
Schermata da @avvbaglini
La battuta su balenese però fa pensare che se si fa lo stesso gioco di parole del cambio vocali, salta fuori belìn·ese…
Mauro:
Infatti hanno scritto una belinata.
Anzi: una stridente arrampicata sugli specchi.