Nei giorni scorsi hanno suscitato molto scalpore alcuni tweet offensivi di Donald Trump contro la giornalista Mika Brzezinski. Ne ha discusso anche Trump, gli insulti sessisti e il pulpito della presidenza. Le parole sono importanti, da dove è tratta questa osservazione:
Se non conoscevate già la locuzione bully pulpit, come l’avete interpretata?
Il bullismo non c’entra!
Bully pulpit è un’espressione americana usata per descrivere una posizione di autorità o un ruolo pubblico che consente di esprimersi con grande risonanza.
In questo caso bully non è un sostantivo ma un aggettivo, ora obsoleto, che significava eccellente, splendido.
Come spiega il dizionario Merriam-Webster, la locuzione è attribuita a Theodore Roosevelt, presidente degli Stati Uniti dal 1901 al 1909, che aveva descritto la Casa Bianca come un bully pulpit (“podio eccellente”) dal quale propugnare idee e principi importanti per il paese.
L’espressione bully pulpit non ha quindi nulla a che vedere con il sostantivo bully e relativi atteggiamenti arroganti e prepotenti – nonostante Donald Trump!
Vignetta: Jim Morin
Bully pulpit, un anglicismo necessario?
Non avevo mai visto bully pulpit in un contesto italiano e infatti non ho trovato altre occorrenze nei media più noti. Dubito che l’autrice dell’articolo abbia considerato che, senza spiegazioni, è probabile che molti lettori interpretino erroneamente come “pulpito del bullo”.
Ritengo sia una scelta lessicale impropria per un articolo generalista e mi vengono in mente sia la maledizione della conoscenza che le parole di Francesco Sabatini sull’abuso di anglicismi: “un misto di pigrizia, esibizionismo ed elitarismo”.
Vedi anche:
♦ Dove’è out there? Non sempre è là fuori (un calco comune nei media)
♦ Grammatica e traduzione: il wherever di Trump
Mauro:
Io lo avrei infatti proprio interpretato come “pulpito del bullo” 🙂
Nautilus:
Ho interpretato come Mauro. Poi ho fatto qualche ricerca e ne ho dedotto che con la locuzione “bully pulpit” oggi si intende semplicemente il piccolo pulpito da cui sono soliti parlare i presidenti degli Stati Uniti (quello riportato nella vignetta, per capirci). Quindi, probabilmente, nel corso del tempo “bully pulpit” ha perso parte della sua nobile valenza rooseveltiana iniziale.
Indomita Utopia:
“Bully pulpit” lo tradurrei “Pulpito Eccellente”, con le maiuscole, nome di uno specifico pulpito. Podio non mi sembra appropriato, in quanto fa venire in mente quel piedestallo sul quale stanno in piedi gli sportivi per essere premiati.