Le foto dell’incontro tra Trump e il papa hanno scatenato battute di ogni genere, molte in tema Famiglia Addams:
Reboot
Come sicuramente sanno gli appassionati di cinema, il reboot di una serie di film, telefilm, videogiochi, fumetti o altri tipi di storie raccontate a puntate è il “riavvio” di una narrazione ormai esaurita che viene riscritta e rilanciata prendendo spunto solo da alcuni dettagli e personaggi dell’originale.
Si riconosce il riferimento al reboot dei computer, una metafora informatica con un’origine curiosa che ho descritto in Boot, reboot e bootstrap.
I feel you
Nella didascalia della foto qui sopra incuriosisce feel+reboot perché in questo caso il verbo nel suo uso transitivo non ha i significati standard previsti di “sentire” o “provare” (sensazione fisica, emozione, senso al tatto ecc.).
Fa pensare anche all’espressione colloquiale I feel you, “ti capisco”, usata per segnalare che si è in sintonia con qualcuno o si simpatizza per il suo punto di vista (Do you feel me on that?). Interpreterei quindi not feeling this Addams family reboot come un ironico “non mi convince” ma mi piacerebbe avere conferma da qualche madrelingua.
Ti feelo
I feel you è stato adottato anche dal gergo giovanile italiano che l’ha trasformato nel prestito semi-integrato ti feelo. Nei commenti a NOT my cup of tea avevo riportato alcuni esempi da Twitter:
♦ Vi feelo tutti sappiatelo
♦ ti huggo forte, e ti feelo ancora di più
♦ Vedo gente in tl che parla di crush e nulla vi feelo tutte.
♦ ti feelo, anch’io ho scoperto di essere stata bloccata e non è bello
♦ che ridere i maturandi che passano dal chill per la fine degli esami al "a che università mi iscrivo" vi feelo
Beh, di sicuro vicino a Trump il papa non ha pensato “Ti feelo”! 😉
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Mauro:
Comunque sia, la foto un po’ inquietante la è 🙂
F.:
In UK lo sento dire parecchio — ma credo sia una cosa generazionale, under-30.
“I’m not feeling it”, per come sono abituata a sentirlo/usarlo, è meno “non mi convince” e più “I’m not into it” o “It’s not doing it for me”.
Andrea:
Confermo la tua interpretazione, Licia. “I’m not feeling it” (ma anche solo “not feeling it”) viene comunemente usato per indicare che qualcosa non va. Il tutto può essere dovuto a sforzi profusi ma non andati in porto oppure, più semplicemente, a qualcosa che appunto non piace perché non convince. In questo caso è stato chiaramente utilizzato in senso ironico.
Antonio:
Non sono madrelingua, ma l’ho sentito usare innumerevoli volte. Confermo che è un “non mi convince”. Lo assocerei anche all’idea di “warm up to something/someone”. Dall’altro lato quando gli autori vogliono conquistarti/farti piacere un reboot o un personaggio, mi viene in mente questo esempio: “The writers tried hard to make the character happen, but the audience did not warm up to him”, dove “happen” significa naturalmente “funzionare, riuscire, riscuotere successo”.
Liloh:
Si potrebbe tradurre questo “not feeling” con un’espressione di Totò: “non mi scomfimfera”.
Marco:
Scusa l’OT, volevo segnalarti questo:
Le parole che fanno (o disfano) la storia
Identità. Trasformismo. Musulmano. Smog. S’intitola ‘Sillabario dei malintesi’ il nuovo libro di Francesco Merlo, dizionario dei termini che generano equivoci
http://www.repubblica.it/cultura/2017/05/24/news/le_parole_che_fanno_o_disfano_la_storia-166276256/
Licia:
grazie per tutti i contributi. Sottolineerei anche l’uso in forma negativa: not feeling it / something.
Aggiungo anche un altro meme in tema che circola in varie forme. Riprende il modo di dire dress for the job you want, not the job you have, un consiglio per colloqui di lavoro ecc. che a quanto pare Donald Trump ha usato più volte.