Bixby è il nuovo assistente vocale per i dispositivi Galaxy S8 e S8+ del produttore coreano Samsung, per ora [2017] disponibile solo per quattro lingue: coreano, cinese e varietà di inglese e spagnolo parlate negli Stati Uniti.
Il nome, che dovrebbe essere anche la hotword da pronunciare per attivare le funzionalità vocali, è sicuramente distintivo però ha anche suscitato alcune perplessità, descritte in Why Samsung’s name for its personal assistant may twist quite a few tongues*.
Questioni di pronuncia
Ogni lingua è caratterizzata da specifiche sequenze fonologiche che ne escludono altre teoricamente possibili. È il caso della lettera x, che in inglese e altre lingue può essere pronunciata sia /ɡz/ che /ks/ (come in Brexit). Non tutte le lingue però ammettono queste combinazioni, rese ancora più complesse da pronunciare dalla consonante /b/ che le segue.
La scelta del nome Bixby stupisce perché in coreano (e in giapponese) la sequenza /ɡzb/ è quasi impossibile da dire, tanto che viene aggiunta una vocale che per l’orecchio italiano trasforma il nome da “bicsbi” in “bicsubi. Si possono confrontare pronuncia americana e coreana in un’intervista in ottimo inglese al vicepresidente coreano di Samsung (da notare anche che chiama Bixby voice agent per distinguerlo dai tradizionali voice assistant).
Aggiungo che in alcune lingue anche la sequenza by potrebbe confondere perché senza indicazioni di pronuncia c’è chi potrebbe leggerla come la parola inglese by, /bʌɪ/, e questo renderebbe il nome Bixby meno riconoscibile per l’assistente.
Unicità del nome Bixby
Quando si crea un nuovo prodotto è molto difficile trovare un nome efficace che non sia già un marchio registrato nella propria e in altre lingue. Inoltre, come già evidenziato in Globalizzazione e pronuncia di nomi di prodotti, il nome non deve essere associabile a nessuna parola, in nessuna lingua, che abbia connotazioni negative o ridicole che penalizzerebbero il prodotto (ricordate Inkulator?).
Il nome Bixby ci riesce: non solo è nuovo e insolito ma è anche breve e quindi facile da memorizzare. Ha l’aspetto di una parola inglese (è infatti un cognome) e forse anche per questo è stato apprezzato dai Millennials, categoria di riferimento per questo tipo di prodotto, che l’hanno preferito ad altri due nomi.
Nelle lingue principali inoltre Bixby non assomiglia a parole comuni già esistenti. Questo lo rende meno confondibile con altre parole, un vantaggio per l’hotword di un sistema di riconoscimento vocale che in parte compensa i potenziali “difetti di pronuncia” e dovrebbe ridurre le perplessità di chi non ha apprezzato la scelta del nome. A scanso di equivoci comunque la funzionalità si attiva anche con un pulsante fisico a lato del telefono.
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Vedi anche:
♦ Globalizzazione e pronuncia di nomi di prodotti
♦ Samsung Galaxy S, R, W, M o Y?
* Stesso concetto, metafore opposte: una sequenza di parole molto difficili da pronunciare rapidamente è uno scioglilingua in italiano ma un “torcilingua” (tongue twister) in inglese.
lonti:
Anche Samsung è impronunciabile, almeno per me! Tra l’altro, in coreano si dice “samisùn”