In inglese noseworm, letteralmente “verme del naso”, è una metafora per un odore che si continua a percepire anche quando la sostanza odorante non è più presente. È un neologismo modellato su earworm, il motivetto martellante che non ci si riesce a togliere dalle orecchie e che ho già descritto in Earworm, Ohrwurm e “Strüdel”.
vignetta Savage Chickens, smell funny = avere/sentire un odore strano
Noseworm può far pensare al termine medico fantosmia (in inglese phantosmia o phantom smell), una particolare allucinazione olfattiva che fa percepire un odore invece inesistente.
È uno dei numerosi termini composti con l’elemento formativo –osmìa che indica alterazione del senso dell’olfatto. Altri esempi:
anosmia, perdita completa del potere olfattivo;
cacosmia, percezione abnorme di odori sgradevoli;
disosmia, alterazione dell’olfatto temporanea o permanente;
iperosmia, sensibilità esagerata dell’olfatto che fa percepire odori normalmente non avvertibili o che fa risultare molesti odori altrimenti tollerati senza alcun fastidio;
iposmia, riduzione della sensibilità olfattiva;
parosmia, identificazione o percezione errata di un odore (ad es. sgradevole per piacevole e viceversa).
In Localizzazione: Olezzo d’aprile ho descritto i potenziali falsi amici odour e odore e altre differenze tra parole italiane e inglesi legate all’olfatto. Nei commenti c’è un rimando alla voce odore del Dizionario Analogico della Lingua Italiana Zanichelli che riporto qui: