Mi ha fatto uno strano effetto la parola ricettazione su un’etichetta di salsa di pomodoro:
La microcriminalità non c’entra, ovviamente, ma ignoravo che ricettazione potesse avere altri significati oltre a quello di “reato di chi acquista, riceve od occulta, per proprio o altrui profitto, denari o cose di provenienza illecita o anche di chi ne facilita l’acquisto o l’occultamento”.
Ho poi scoperto che l’accezione che non conoscevo esiste da circa 30 anni, deriva dal verbo ricettare (compilare ricette) ed è molto comune nell’industria alimentare dove indica
1) l’elaborazione o la compilazione di ricette oppure
2) la vivanda ottenuta seguendo una specifica ricetta.
Qualche esempio d’uso: ricettazione gustosa ed equilibrata • la denominazione DOP tutela gli ingredienti e la ricettazione • particolare ricettazione frutto di ingredienti e di regole di produzione di un tempo • ingredienti naturali che arricchiscono la ricettazione • ricettazione di base • fantasia nella scelta degli ingredienti e nella ricettazione.
Continuo però a non capire cosa si intenda on lieve ricettazione, forse che si tratta di una ricetta poco elaborata (pochi ingredienti e/o lavorati il minimo indispensabile)?
Etimologia
Ricettazione (reato) dal verbo ricettare deriva dal latino receptāre ‘trarre a sé, accogliere presso di sé’, intens. di recĭpere ‘raccogliere’, ‘prendere’. Anche ricetta ha la stessa origine ma ci arriva dal participio passato recĕptus attraverso la forma femminile recĕpta(m).
Una curiosità: stesso etimo anche per la parola inglese per ricetta, recipe /ˈrɛsɪpi/, ma in questo caso dalla seconda persona singolare dell’imperativo recĭpe, “prendi”, che era la parola con cui cominciavano le ricette mediche in latino. Cfr. anche receipt /rɪˈsiːt/, ricevuta, che attraverso il francese risale al latino recĕpta.
Definizioni e note etimologiche dal Vocabolario Zingarelli.