Di solito sono piuttosto critica verso i nomi inglesi usati per prodotti italiani, specialmente se riguardano cibo e turismo, ma ho apprezzato ExplorER, il nome di un enorme touch screen che ho visto nell’atrio della stazione AV di Bologna.
È una mappa interattiva della regione che consente di visualizzare informazioni su luoghi di interesse artistico e naturalistico, prodotti tipici e altro in italiano o in inglese.
Non occorrono valutazioni di globalizzazione approfondite per avere la conferma che ExplorER è un nome efficace e solo in apparenza banale:
♦ è comprensibile anche per chi non conosce l’inglese grazie alla radice latina explor- che richiama immediatamente l’idea di esplorazione (di luoghi virtuali e poi reali);
♦ non presenta difficoltà di scrittura o di pronuncia;
♦ è riconducibile a vari prodotti digitali e tecnologici con nomi simili – Explorer può essere considerato un internazionalismo – e l’associazione rende facilmente intuibile la funzione del dispositivo;
♦ il gioco di parole ExplorER è trasparente per gli italiani, anche grazie all’espediente grafico; lo è meno per gli stranieri, ma anche se non lo colgono trovano comunque il nome della regione nella forma intera.
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Vedi anche:
#verybello, vero italiano e inglese maccheronico (un nome invece poco riuscito, ora defunto);
I nomi dei browser (l’origine di Explorer, Mozilla, Firefox, Chrome, Opera e Safari)