Mi ha rattristata la scomparsa del linguista Tullio De Mauro: se ne è andato non solo un grande ricercatore e intellettuale ma anche un grande divulgatore.
Tra i tanti libri mi piace ricordare Guida all’uso delle parole (più edizioni, dal 1980 al 2003, ma ora non più in stampa).
Dalla copertina della mia vecchia copia: “Tullio De Mauro ci insegna che per comprendere l’importanza e le implicazioni del nostro linguaggio non sono necessarie ardite speculazioni teoriche o competenze specialistiche: sono sufficienti un po’ di curiosità e buon senso”.
Se non lo conoscete e riuscite a procurarvene una copia, leggetelo: è un ottimo esempio di divulgazione linguistica molto stimolante che illustra in modo semplice ed efficace vari meccanismi linguistici e soprattutto fa venire voglia di saperne di più.
Un ricordo personale
Nel 2015 ho partecipato al Festival di Internazionale a Ferrara per In parole semplici, un incontro su anglicismi, calchi e neologismi nella traduzione delle notizie. Le altre due relatrici ed io eravamo rimaste piuttosto sorprese quando, alla fine del nostro intervento, De Mauro era intervenuto dal pubblico per riprendere il nostro uso della parola anglicismo: avremmo dovuto dire anglismo (sulla questione qualche dettaglio in Anglismi o anglicismi?).
Non c’era stato modo di approfondire perché gli organizzatori dovevano chiudere la sala e così il pubblico si era dileguato rapidamente. Più tardi però avevo incrociato De Mauro in una via di Ferrara e avevo deciso di presentarmi.
La mia intenzione era di limitarmi a un breve saluto ma ne è nata invece una lunga, piacevolissima conversazione sotto la pioggia in cui abbiamo discusso di angli(ci)smi: di percezioni distorte, di come il loro abuso sia legato a scarsa conoscenza non solo dell’inglese ma anche dell’italiano e dei suoi meccanismi, di anglicismi istituzionali nelle comunicazioni del governo e in particolare del Miur, e delle implicazioni della riforma La buona scuola.
Il mio ricordo personale di De Mauro quindi non è solo di grande studioso, intellettuale e divulgatore ma anche di persona cordialissima e molto disponibile.
Nel blog ho citato lavori o interventi di De Mauro in:
♦ Il Nuovo De Mauro è online (2014)
♦ Censimento delle “parole per ferire” (2016)
♦ Anglismi o anglicismi? (2016)
♦ Le 7500 parole del lessico di base dell’italiano (2016)
Alessandro:
molto tempestiva, Licia, brava! Invece penso che ci metterò un po’ a redigere il mio post, come al solito, anche perché sono ancora frastornato dalla notizia (TDM è stato il mio “Doktorvater” e mi procurò anche il primissimo lavoro ‘vero’ – era il 1987 o forse 1988).
Mi piace anche il tono personale del tuo post, che fa emergere al meglio una sua qualità di fondo, dichiarata espressamente nell’ultimissima riga.
CIAO
Alpha T:
Bel ricordo davvero. Fa capire il valore di uno studioso esemplare.