Tullio De Mauro ha pubblicato il Nuovo vocabolario di base della lingua italiana, un aggiornamento all’opera del 1980. È un elenco di circa 7500 parole selezionate per uso, frequenza e disponibilità e suddivise in tre categorie:
1 – lessico fondamentale (FO, circa 2000 parole ad altissima frequenza usate nell’86% dei discorsi e dei testi; nell’elenco sono formattate in grassetto);
2 – lessico di alto uso (AU, circa 3000 parole di uso frequente che coprono il 6% delle occorrenze; sono formattate come testo normale);
3 – lessico di alta disponibilità (AD, circa 2000 parole usate solo in alcuni contesti ma comprensibili da tutti i parlanti e percepite come aventi una disponibilità pari o perfino superiore alle parole di maggior uso; sono formattate in corsivo).
Nell’esempio che segue risalta web, ora parola del lessico fondamentale ma che nel 1980 non faceva ancora parte del vocabolario di base (è in uso in italiano dal 1996):
In Il Nuovo vocabolario di base della lingua italiana trovate molte altre informazioni: De Mauro indica le metodologie di raccolta, analisi e compilazione dei dati e le principali differenze rispetto alla versione precedente, accenna ad alcuni aspetti sociolinguistici e ricorda le principali applicazioni dei vocabolari di base.
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Vedi anche: Il Nuovo De Mauro è online (alcune note sulla versione 2001 del dizionario della lingua italiana).