Il linguista Massimo Arcangeli in La Repubblica propone 15 parole e chiede ai lettori di votare quella che ha caratterizzato di più il 2016.
L’elenco include alcuni neologismi, vari anglicismi e parole che non sono nuove o particolari ma che rappresentano eventi o concetti che quest’anno sono stati al centro dell’attenzione. Parecchie parole sono descritte anche qui nel blog:
♦ Affittopoli citato in Bigliettopoli: tanti nomi per uno scandalo
♦ Ammartare in Ammartaggio
♦ Black Friday in Venerdì rosso e venerdì nero
♦ Brexit in Brexit, Bremain e la crasi dei media italiani e Brexit, parola del XXI secolo
♦ Burkini
♦ Ciaone in una nota a To.ma.to. ➜ inglese farlocco al MiBACT
♦ Comunarie
♦ Fertility day in Anglicismi governativi: Fertility Day
♦ Foreign fighter
♦ Petaloso in Petaloso e in La censura petalosa di Facebook
♦ Referendum
♦ Sindaca in A Roma e Torino, sindaco o sindaca?
♦ Sisma in Terremoti: l’insolita risemantizzazione di cratere
♦ Stepchild adoption in Anglicismi governativi: stepchild adoption
♦ Webete in Webete: neologismo che entrerà nei dizionari?
.
In tema: Post-truth in italiano: verità, veridicità e fatti sulla parola dell’anno 2016 di Oxford Dictionaries adottata in italiano come post-verità ma fraintesa da media e social.
Ieri intanto il dizionario americano Merriam-Webster ha annunciato che la propria parola dell’anno è surreal.
Il quotidiano britannico The Guardian invece ridicolizza un errore di ortografia del prossimo presidente degli Stati Uniti Donald Trump che in un tweet contro la Cina ha scritto unpresidented (parola inesistente ma si riconosce president) al posto di unprecedented (inaudito, senza precedenti). Dettagli in ‘Unpresidented’: Donald Trump invents the Guardian’s word of the year
In inglese le parole dell’anno sono identificate dall’hashtag #WOTY (Word Of The Year) che però ha anche altri significati.
1 commento su “Le 15 parole che caratterizzano il 2016”
I commenti sono chiusi.