Condivido le osservazioni di Marco Biffi in Le parole nella Rete sui prestiti dall’inglese legati al mondo di Internet: sono facilitati dalla velocità di propagazione di nuovi concetti che spesso non dà il tempo per trovare alternative italiane, ma anche dalla mancanza di equivalenti adeguati e da metafore incongruenti con il sistema linguistico e culturale italiano.
Biffi si sofferma sulla ricerca di “un traducente per home page” per il sito dell’Accademia della Crusca: “ci mettemmo quindi a tavolino, provando e riprovando, finché ci assestammo su pagina di entrata. Ebbene, non lo ha notato quasi nessuno”.
È però difficile cambiare un termine già attestato e molto diffuso – home page è entrato nell’uso non specialistico italiano attorno al 1995 mentre l’alternativa proposta è del 2002 – soprattutto se si tratta di un prestito efficace. Aggiungo qualche nota per inquadrarlo anche da un punto di vista terminologico.
Home page in inglese
In inglese il termine home page è usato per concetti diversi. I più noti sono:
1 in un ipertesto, la pagina che serve da punto iniziale
2 in un sito web, la pagina principale da cui si accede alle altre pagine
3 in un browser, una pagina predefinita oppure la pagina che si apre all’avvio
I concetti rappresentati da home page vanno analizzati nel loro sistema concettuale e rapportati sia ai concetti correlati che ai concetti a cui sono associati termini simili, come home button. Altri esempi di termini formati sul modello xyz page:
♦ default page ♦ entrance page ♦ entry page vs exit page ♦ first run page ♦ homepage ♦ landing page ♦ main page ♦ start page ♦ starting page ♦ startup (start-up) page ♦ welcome page |
Alcuni concetti identificati da uno o più termini dell’elenco di sinistra, non nello stesso ordine: pagina web da cui si è entrati in un sito (ad es. come risultato di una ricerca), pagina che si apre all’avvio della prima esecuzione di un browser, pagina che si apre a ogni successiva esecuzione, pagina associata al pulsante , pagina a cui porta un link, pagina di destinazione se si fa clic su una pubblicità ecc. |
In informatica è più evidente che in altri ambiti che i segni linguistici sono convenzioni non sempre usate in modo coerente. Se chiedessimo a più informatici di lingua inglese di abbinare descrizioni e termini qui sopra e di identificare eventuali sinonimi, sono convinta che otterremmo risposte diverse*. Non avrebbero invece dubbi nel chiamare home page il concetto 2.
Home page in italiano
Anche gli italiani che hanno familiarità con il web risponderebbero che 2 è home page.
È un anglicismo che ha facilitato la diffusione del concetto che rappresenta perché non ha dovuto competere con alternative italiane meno precise: quando è stato introdotto aveva un valore monosemico che lo rendeva inconfondibile.
Il sintagma home page risulta facile da memorizzare perché formato da parole brevi e molto note dell’inglese di base. La riconoscibilità della parola home consente inoltre un’associazione semantica con il simbolo della casetta stilizzata che appare sulle icone e i pulsanti Home.
Una soluzione come pagina di entrata invece è ambigua perché non si entra in un sito solo dalla home page ma più spesso da altre pagine (ad es. ci si arriva da una ricerca o da un link) ed è in conflitto con concetti espressi in inglese da altri termini, come ad es. entry page ed entrance page.
Questi aspetti rendono home page un prestito azzeccato che in brevissimo tempo si è trasformato da anglicismo utile in anglicismo insostituibile. Difficilmente potrebbe essere scalzato e quindi provare a tradurlo è un esercizio interessante ma senza molte applicazioni pratiche.
Home page e lavoro terminologico
L’esempio di home page è comunque utile perché evidenzia alcuni aspetti fondamentali del lavoro terminologico che si occupa di formazione secondaria dei termini (a un concetto nato in una lingua 1 viene dato un nome in una lingua 2):
➝ approccio onomasiologico: orientamento al concetto anziché al termine;
➝ i termini non si traducono, cfr. Brainstorming e formazione dei termini in L2;
➝ i termini non sono statici e isolati ma “competono” con altri termini, cfr. Se non c’è la sfera di cristallo… e Ricerca terminologica e verifiche con Google;
➝ a stessi termini possono corrispondere concetti diversi (arbitrarietà del segno linguistico), cfr. Completamento, compilazione e riempimento;
➝ vanno considerati anche gli aspetti pragmatici, comunicativi, diacronici ecc.
* Per qualche esempio di termini in competizione cfr. homepage vs startup page in Chrome (in italiano home page vs pagina iniziale); home page in Internet Explorer 11 (in italiano pagina iniziale); home page in Firefox (in italiano pagina iniziale). Vedi anche: initial start page, welcome page, preferred home page e first-run page in vecchie versioni di Internet Explorer; start page di Firefox e welcome page di Edge…
davide:
Non ci giurerei, ma immagino che la nozione di “home page” per un sito o per un browser abbia un qualche debito con la “home” dei sistemi unix-like, ovvero la cartella “personale” di un account, e tipicamente quella in cui ci si trova quando ci si connette a un sistema.
Mentre scrivo ho controllato wikipedia che, per quel che vale, conferma https://en.wikipedia.org/wiki/Home_page#History_of_home_pages
Isa:
Adesso è tardi e l’osservazione, quindi, del tutto oziosa (la faccio solo perché mi va di farla, diciamo): forse il semplice “ingresso”, lasciando perdere /page/, avrebbe potuto funzionare, visto anche che spesse le casette stilizzate nelle varie icone di /home page/ recano anche una porticina 🙂 Ma evviva gli anglicismi indispensabili! Grazie del post.
Isa:
spessO, maledizione, spessO.
Licia:
@davide ho recuperato una vecchia versione (1997!) di Microsoft Press Computer Dictionary, utile perché le definizioni sono state scritte prima che i concetti si evolvessero. Anche qui si trova il riferimento a UNIX:
Home directory: a directory associated with a user account under UNIX. The home directory is the current directory when the user first logs in, and the user can return to it by entering the command cd (change directory) without a pathname. The user’s files will ordinarily be stored in the home directory and its descendants.
Ho evidenziato stored perché molti termini informatici sono risemantizzazioni del lessico comune e uno dei significati informali di home è proprio “posto dove si tiene qualcosa”.
Home page: 1 A document intended to server as a starting point in a hypertext system, especially the World Wide Web. A home page is called a start page in Microsoft Internet Explorer. 2 An entry page for a set of Web pages and other files in a Web site.
@Isa aggiungo che più genericamente nell’ambiente Windows home può essere qualsiasi punto o posizione iniziale: in un’interfaccia testuale è il primo carattere in alto a sinistra, la cella A1 di un foglio di calcolo, l’inizio di un documento; nelle barre multifunzione (ad es. in Office) è la scheda predefinita ecc. Secondo me nel caso di home page inizialmente era presente la metafora di “ingresso” (cfr. def. 2), in seguito è prevalsa invece la metafora del “punto di partenza” (cfr. def. 1).