[Dicembre 2016, con aggiornamenti] Negli Stati Uniti si continua a discutere di fake news, le notizie false, ampiamente condivise su Facebook e altri social, che avrebbero influenzato l’opinione pubblica e contribuito all’elezione di Donald Trump. Sono state individuate diverse origini per tali notizie, dalla macchina della propaganda russa per destabilizzare l’occidente agli adolescenti macedoni che le fabbricano per fare facili guadagni con la pubblicità (cfr. The city getting rich from fake news).
Anche in Italia se ne parla, non solo con riferimento agli Stati Uniti ma anche al nostro referendum costituzionale. Qualche esempio di titoli recenti:
È giustificabile l’anglicismo fake news anche in un contesto italiano? Secondo me no.
Fake news in inglese
La diffusione dell’aggettivo fake (falso, contraffatto, finto, fasullo) nel lessico comune inglese è relativamente recente, probabilmente perché è di origine gergale. Le collocazioni più frequenti ricavate con Google Ngram Viewer includono fake ID, fake name, fake money, fake documents e ultimamente anche fake news:
La locuzione fake news è generica. In molti contesti è intercambiabile con false news e appare spesso associata a misinformation* e disinformation, misleading / fraudulent / factually incorrect information o news ecc.
Esempio della definizione di fake news website da Wikipedia che conferma quanto ampio e quindi generico sia l’aggettivo fake riferito a notizie: a website that publish hoaxes, propaganda, or disinformation to increase web traffic through sharing on social media.
Si ritrovano i riferimenti a propaganda, disinformazione e aumento del traffico web – con click bait – e inoltre a teorie del complotto (gomblotto!) nel tweet molto condiviso di un noto giornalista americano che lamenta la vaghezza di fake news:
Ulteriori precisazioni in 6 types of misinformation circulated this election season (Columbia Journalism Review), che esordisce con il titoletto FAKE NEWS ISN’T NEW.
Aggiornamento marzo 2017 – Anche il noto dizionario Merriam-Webster conferma che fake news non rappresenta un nuovo concetto: dettagli in The Real Story of ‘Fake News’.
Intanto nell’inglese americano le connotazioni di fake news sono cambiate nel giro di pochi mesi con l’avvento al potere di Donald Trump, che usa ripetutamente la locuzione per screditare i media tradizionali che ritiene di parte o sfavorevoli alla Casa Bianca: dettagli in L’evoluzione di fake news.
Fake news in italiano
Se l’espressione fake news è così generica in inglese, ha senso usarla anche in italiano? Secondo me è un anglicismo superfluo: possiamo dire notizie false o notizie inattendibili oppure usare bufala che nell’accezione “notizia priva di fondamento” è una parola breve, molto precisa ed efficace.
Perché allora si sta diffondendo fake news anche in italiano? Direi pigrizia e/o scarse competenze linguistiche di chi traduce dall’inglese, ma anche l’ossessione di evitare la ripetizione, tipica del media italiani, che spinge a usare gli anglicismi come sinonimi.
Mi pare anche che sia intervenuto un meccanismo tipico dell’itanglese e a fake news venga attribuito un significato più specifico, per ora assente in inglese: nell’uso italiano fake news sono le notizie false presenti esclusivamente online e [fabbricate per essere] condivise sui social media.
Sicuramente l’adozione di fake news è influenzata da altri due anglicismi già familiari:
♦ Il sostantivo fake, entrato in italiano per indicare siti, documenti o profili social, quindi online, che sono falsi o contraffatti, un uso poi esteso ad altri tipi di imitazioni;
♦ il sostantivo news, anglicismo superfluo ora usato come sinonimo di notizia, cfr. Perché si dice “una news”? In inglese anche fake news non è numerabile ma in italiano c’è chi lo rende tale, ad es. “è una fake news”...
Cosa ne pensate, in italiano abbiamo davvero bisogno di fake news?
Altri aggiornamenti
Gennaio 2017 – Ho discusso di fake news vs bufale in un’intervista che mi ha fatto Massimo Persotti a Radio Roma Capitale:
Maggio 2017 – Anche Facebook ora evita la locuzione: dettagli in “Fake news” per Facebook e nei media italiani.
Novembre 2017 – Nei media italiani finalmente c’è chi comincia a mettere in discussione l’anglicismo. Qualche dettaglio in Solo in italiano: il fake ≠ la fake.
Gennaio 2018 – Fake news è stata scelta come parola dell’anno 2017 in America, e ne è stata evidenziata l’ambiguità. Al momento coesistono infatti accezioni opposte: falso per vero vs vero per falso. Dettagli in Dagli Stati Uniti ancora fake news!
In Italia intanto la Polizia attiva un servizio per segnalare “fake news” ma non dà alcuna spiegazione di come vada interpretato l’anglicismo. Dettagli in Le fake news della Polizia: relazioni pericolose?
Vedi anche:
♦ Vi smonto il debunking
♦ Post-truth in italiano: verità, veridicità e fatti
♦ Alt-facts, in alternativa ai fatti! (nuovi concetti dell’era Trump)
♦ Fact-checking vs verifica dei fatti
* In inglese c’è chi distingue tra disinformation, informazioni volutamente fuorvianti e spesso frutto di manipolazione sistematica, e misinformation, se invece le informazioni sono inattendibili ma non deliberatamente. In italiano esiste solo la parola disinformazione e non è possibile fare questa distinzione, anche perché il prefisso mis- non è produttivo e distintivo come in inglese.
Vignetta: Ted Rall
Vignetta iniziale: Adam Zyglis, The Buffalo News
Daniele A. Gewurz:
Sono perfettamente d’accordo che non ci sia un motivo per dire *fake news*, anche perché il concetto e l’espressione “false notizie” non è esattamente nuovissimo. Per esempio, http://www.donzelli.it/libro/9788879899178
Licia:
@Daniele un’altra prova è che in inglese quasi tutte le collocazioni fake+NOUN hanno un equivalente italiano in SOSTANTIVO+falso (nel caso di notizie sia false notizie che notizie false).
Alpha T:
Il titolo “M5S è una fake news” merita fustigate sulla pubblica piazza.
Questo è il classico appropriarsi di una espressione senza comprendere cosa significhi.
Il resto in effetti può essere un esagero, ma almeno si discute solo di scelte di stile.
Licia:
@Alpha T., noto solo ora che il titolo Inchiesta Buzzfeed, M5S “è una fake news” potrebbe risultare ambiguo: è il M5S che ha descritto come “fake news” l’inchiesta di Buzzfeed.
5 letture per resistere alla post-verità – Wired:
Perché noi italiani chiamiamo fake news quelle che sono sempre state bufale? Questo è uno dei tanti misteri a cui storici […]
Paolo Attivissimo:
Secondo me “fake news” ha un significato preciso e distinto da “false news” e da “bufala”. “fake” presuppone intenzionalità: il sito X pubblica notizie che _sa_ essere false (per propaganda, per clickbait, o per mille altri motivi) ma che vengono credute vere dal pubblico. L’inganno è insomma consapevole.
“False news” e “bufala” non hanno questa intenzionalità. Un sito/giornale può pubblicare in buona fede una notizia falsa.
Per questo credo che “fake news” abbia una sua utilità in inglese e in italiano. Non è “lazy language”: riassume tutte e quattro le categorie citate da Dickinson, che sono accomunate dalla volontà precisa di ingannare.
Licia:
@Paolo sei un esperto in materia e quindi ti domando: quante di queste sottili distinzioni sono effettivamente recepite dal pubblico italiano?
Un altro aspetto da considerare è che in inglese quello di fake news è un concetto in continua evoluzione: ho scritto questo post prima che iniziasse la presidenza Trump, che poi si è appropriato della locuzione dandole nuove connotazioni (ne ho discusso in L’evoluzione di fake news). Qualche riferimento: ‘Fake news’ has now lost all meaning (The Washington Post), Wielding Claims of ‘Fake News,’ Conservatives Take Aim at Mainstream Media (The New York Times) e Macmillan Dictionary che lo scorso febbraio rilevava “in a striking illustration of the pace at which language is changing and acquiring new meanings, fake news has now been turned back on itself and is being used by the White House and others to dismiss any news story in the mainstream media regarded as unfavourable or biased. I suspect this is one neologism that is going to stick around for a long time”. Nei tweet di Donald Trump esempi d’uso dell’accezione più recente di fake news, cfr. in particolare il suo uso di fake news media che identifica i principali canali televisivi e quotidiani come CNN, ABC, NBC, CBS, New York Times, Washington Post.
Lo scorso maggio Fakebook ha spiegato la decisione di non usare la locuzione per descrivere le notizie manipolate:
In conclusione, se in italiano diamo a fake news un significato che si discosta da quello inglese, comunque impreciso, non sarebbe meglio ricorrere a una locuzione italiana più trasparente?
Nautilus:
La penso esattamente come Paolo. Almeno le persone che frequento io danno a “fake news” proprio il significato descritto da Paolo, e io stesso faccio così. Quindi non è tanto che la locuzione si debba o non debba usare, è che nella nostra lingua ci è già entrata pesantemente con questo significato. Di fatto “fake news” si va ad aggiungere ai tantissimi termini inglesi che sono entrati nella nostra lingua con un significato anche diversissimo da quello che hanno nell’originale (basta pensare ai capi di abbigliamento, ma anche ad altri esempi che con perizia in questi anni hai descritto su questo blog).
Licia:
@Nautilus però quanti italiani condividono questa accezione? Sto pensando in particolare a quelli che più subiscono le cosiddette “fake news”. Un dettaglio per me indicativo è che a distanza di mesi dalla sua pubblicazione questo post continua ad avere ogni giorno molte visualizzazioni (è tra i primi risultati restituiti dai motori di ricerca per “traduzione di fake news” o “cosa significa / significato di fake news” e simili). Forse non è così chiaro come si pensa…
Paolo Messina:
Quoto Paolo Attivissimo al 100%.
Licia:
@Paolo, già letto il post più recente, Dagli Stati Uniti ancora fake news!, sulla polisemia della locuzione?
PS La prossima occorrenza dell’orrido calco quotare verrà censurata! 😀
Paolo Messina:
L’ho letto grazie a te.
Devo dire che trovo alquanto velleitario il proposito di (quoto) “eliminare l’anglicismo dal nostro vocabolario!”.
Mi appello alla clemenza della corte… 😀