Donald Trump, come molti politici, fa un grande uso di Twitter, anche nel cuore della notte. Ieri ad esempio si è scagliato contro gli esponenti del partito repubblicano (Grand Old Party): Trump unleashes angry tweetstorm against ‘disloyal’ GOP.
In inglese una serie di tweet mandati da una singola persona in rapida successione su un argomento specifico o rivolti a qualcuno in particolare è descritta come tweetstorm (tweet storm), una “tempesta” di tweet. È un’espressione ricorrente nei media americani in questo periodo.
Si può vedere come è fatto un tweetstorm qui: i tweet vengono concatenati rispondendo a quello appena mandato e numerando ciascun tweet in sequenza, ad es. 1/, 2/…, eventualmente aggiungendo /X a quello conclusivo.
Twitter storm
Il tweetstorm viene anche chiamato impropriamente Twitter storm, ma si tratta di due concetti diversi. Un Twitter storm consiste in un numero considerevole di tweet fatti da più persone su un argomento specifico, spesso controverso, e può durare anche più ore.
Un Twitter storm (“tempesta” su Twitter) può essere estemporaneo o programmato (e orchestrato!) e si diffonde grazie all’uso di hashtag dedicati e di retweet. Può anche riuscire ad attirare l’attenzione dei media tradizionali e propagarsi ad altri social. Le dichiarazioni e le azioni di Trump hanno scatenato molti Twitter storm, cfr. ad esempio #TrumpTape e #PussyGate.
Tweet storm e Twitter storm sono usati anche in italiano e spesso confusi. Per ora coesistono entrambi i generi, sia il tweet storm maschile che la tweetstorm femminile.
Si sta diffondendo anche la locuzione tweet bomb(ing), o in alternativa Twitter bomb, sempre connotata negativamente, che indica un’azione di spamming su Twitter fatta per pubblicità, per diffondere meme o con intenti malevoli, spesso da account fasulli.
.
Nuovo post: Slacktivism, clicktivism e altri attivismi digitali
Vedi anche: Brainstorming e formazione dei termini in L2 (una metafora in origine militaresca).
In uno dei titoli che ho riportato si nota il verbo disavow che vuol dire disconoscere, ripudiare, sconfessare. Ultimamente è molto frequente anche unendorse, ritirare il sostegno dato in precedenza a un candidato, cfr. Anglicismo del mese: endorsement. Ho descritto il potenziale falso amico epic in Un post epico!
marco biagetti:
un po’ OT: hai sentito trump quando ha detto “I’m not unproud of it”? 🙂
Licia:
@Marco il personaggio è odioso ma sa sicuramente usare la lingua a suo vantaggio per comunicare con i suoi elettori. E i linguisti americani sono occupatissimi ad analizzare e commentare il suo uso della lingua. 😉