Il meccanismo umoristico di questa striscia di Dilbert è la svalutazione semantica: l’aggettivo agile non va interpretato con il significato specifico che ha in ambito informatico, segnalato da software e programming, ma con quello generico che ha nel lessico comune.
In inglese l’aggettivo agile indica 1 abilità di muoversi con facilità e scioltezza, come nella vignetta e anche in italiano. Se usato in funzione attributiva prevale invece 2 capacità di pensare e comprendere facilmente e rapidamente; la collocazione più comune è agile mind, cfr. agile di mente in italiano.
Il XXI secolo è agile
L’accezione 2 suggerisce flessibilità e adattabilità ed è alla base del concetto informatico di agile software development, una metodologia di sviluppo nata all’inizio del XXI secolo che segue un modello iterativo e privilegia le interazioni tra persone a processi e strumenti (cfr. Metodologia agile e I principi sottostanti al Manifesto Agile).
Dall’informatica i principi “agili” si sono rapidamente diffusi ad altri ambiti, tra cui gestione di progetti, marketing, risorse umane, gestione aziendale ecc.
In inglese è molto diffuso anche il termine agile working, un’etichetta usata per concetti non sempre del tutto equivalenti ma che condividono la rilevanza data a flessibilità, adattabilità e reattività. Per capire meglio il significato prevalente di agile working può essere utile confrontarlo a flexibile working e smart working.
Flexible working
Il flexible working consente al lavoratore di scegliere non solo l’orario di lavoro (time, quando si lavora), come prevede anche il lavoro elastico con orario flessibile in Italia, ma anche il luogo (location, dove si lavora), di solito in ufficio o a casa. Esempi di diverse modalità di flexible working: part time, compressed hours, flexitime, working from home, job sharing.
Smart working
Lo smart working aggiunge alla flessibilità di orario e luogo anche maggiore efficienza grazie a processi migliorati e a maggiori autonomia e collaborazione. Dà inoltre notevole importanza a tecnologie e strumenti (connettività, software per la produttività personale, dispositivi mobili, teleconferenze…) che agiscono con funzionalità avanzate (smart) e consentono di agire in modo “intelligente” (smart) e quindi rendono il lavoro più funzionale.
In Italia la locuzione inglese è stata adottata impropriamente con un significato più generico che in inglese è espresso da working from home o remote working. Aggiornamento marzo 2020: altri dettagli in un nuovo post, Lavorare da casa non è smart working! (diffusione dell’anglicismo durante l’emergenza coronavirus).
Lo smart working non va confuso con la locuzione work smarter, tipica del gergo aziendale e spesso associata alla frase we must do more with less, che ho sentito ripetere ad nauseam quando lavoravo in un’azienda americana e che ho ritrovato più volte nelle strisce di Dilbert.
Agile working
L’agile working è più recente dello smart working, con il quale condivide vari aspetti. Non si focalizza però in particolare su tecnologie e processi ma cerca invece la combinazione migliore di fattori per portare a termine una specifica attività nel modo più rapido, efficiente, conveniente e soddisfacente per tutte le parti coinvolte.
Spesso l’agile working viene descritto in termini di time (quando) e location (dove), come il flexible working, a cui vengono aggiunti due aspetti non considerati dallo smart working: role (cosa fanno le persone, ad es. se sono in grado di svolgere mansioni diverse e quali, come si avvicendano…) e source (chi viene impiegato per fare il lavoro, ad es. dipendenti a tempo indeterminato o a contratto o se invece si ricorre a esternalizzazione, crowdsourcing ecc.).
Per saperne di più: What is Agile Working? e Agile Working
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Anche in italiano si discute di lavoro flessibile, smart working e lavoro agile. Sono coerenti con l’uso inglese? Sarà l’argomento di un prossimo post, Il lavoro agile italiano (link aggiunto).
Vedi anche: Cos’è la gig economy
Il meccanismo di svalutazione semantica è descritto in Il motto di spirito tra Freud e la testualità (Portale Treccani).
Alpha T:
Prossimo post tl;dr version: no.