Di muscoli, etimi, allotropi e scrittura inglese

L’articolo che mi ha dato lo spunto per Muscoli contro cozze! fa notare che muscolo, il nome ligure della cozza, è coerente con il nome in altre lingue europee: Muschel in tedesco, musclo in catalano, moule in francese, mossel in olandese, musling in danese, mussel in inglese ecc.

Hanno tutti in comune l’etimo latino musculus, diminutivo di mus, topo, perché, come spiega il vocabolario Devoto Oli per l’organo anatomico con funzione motoria, “certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi; cfr. il greco mŷs che vuol dire allo stesso tempo ‘topo’ e ‘muscolo’”.

In inglese il mollusco mussel e l’organo muscle sono allotropi, parole con la stessa etimologia ma grafia e significati diversi. Sono anche omofoni perché hanno la stessa pronuncia /ˈmʌs(ə)l/.

muscles_mussels 

Muscle e la scrittura “morfo-fonetica” inglese

La parola inglese muscle ricorre spesso negli esempi che illustrano alcune peculiarità dell’ortografia inglese. È noto infatti che il sistema di scrittura dell’inglese non è puramente fonetico, come invece erano inizialmente quello latino e i vari sistemi di scrittura alfabetica. Nell’evoluzione della scrittura, la grande innovazione dei sistemi alfabetici è che in origine a ogni segno è attribuito un valore fonetico costante e invariabile. Le eccezioni e le irregolarità nell’ortografia sono dovute a fattori storici e all’evoluzione fonetica: poche incongruenze in italiano, numerose invece in altre lingue. 

Il sistema di scrittura alfabetica dell’inglese viene descritto come morphophonemic (“morfo-fonetico”?) perché non c’è solo corrispondenza grafema-fonema come in italiano ma anche una rappresentazione di morfemi – in inglese morpheme ha un significato più ampio: indica sia i morfemi che le radici. L’ortografia apparentemente irregolare di alcune parole risulta quindi meno arbitraria se la si riconduce alla radice e ad aspetti semantici comuni ad altre parole.

L’esempio ricorrente è proprio quello di muscle: la c è muta ma ha senso quando si raffronta muscle alle parole correlate muscular e musculature in cui invece si pronuncia. Esempi simili sono bomb e bombard e sign e signature.

A quanto pare i bambini anglofoni che acquisiscono questa consapevolezza morfologica migliorano notevolmente le proprie capacità di lettura e scrittura. C’è anche chi afferma che gli aspetti morfo-fonetici dell’inglese siano addirittura vantaggiosi perché comunicano più informazioni sintattiche e semantiche rispetto ai sistemi “puri” di scrittura alfabetica di altre lingue e quindi rendono la lettura dell’inglese più efficiente. Mah, ho qualche dubbio…


La radice indoeuropea comune al latino mus (topo) e al greco mŷs si ritrova nelle lingue germaniche: il topo si chiama mouse in inglese, muis in olandese, Maus in tedesco. Cfr. anche l’aggettivo italiano murino, “proprio, caratteristico dei topi”.

1 commento su “Di muscoli, etimi, allotropi e scrittura inglese”

  1. Marco B:

    Sul tema dell’ortografia inglese sto leggendo ormai da mesi “If Houses, Why Not Mouses” di Damian O’Brien, libretto molto interessante ma anche eruditissimo e da prendere a pizzichi.

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