Chi ha studiato tedesco apprezzerà questa immagine, via @snicholson.
Sono i dadi usati per stabilire in maniera del tutto casuale 😉 se un sostantivo è maschile (der), femminile (die) o neutro (das).
Post in tema:
Genere grammaticale, naturale e sociale con un breve brano di Mark Twain sul genere dei sostantivi tedeschi, tratto da The Awful German Language.
Semplificazione della grammatica tedesca! – una riforma radicale annunciata da Deutsche Welle.
.mau.:
è quello che ho sempre pensato (e quando ho tentato di imparare il tedesco non ho pensato di imparare anche il genere dei nomi, quindi quando poi cercavo di parlare sbagliavo sempre…)
Isa:
Il commento di .mau. mi fa tornare – con un ampio sorriso – ai miei lontani giorni da liceale linguistica alle prese con il tedesco: forse l’amico .mau. ci provò da autodidatta, o con qualche metodo “sperimentale”, perché qualunque insegnante serio gli avrebbe detto che i sostantivi tedeschi si possono solo imparare completi di articolo e plurale. La mia grammatica era accompagnata, a questo preciso scopo, da un inserto staccabile che lezione per lezione riportava l’elenco dei nuovi sostantivi introdotti con articolo e plurale, appunto; e Frau Elfriede Pfannenmüller (Sancta Semper) ce li faceva molto semplicemente mandare a memoria. Altro modo non c’è. Poi col tempo s’impara che tutti i diminutivi in -chen e -lein (più Umlaut) diventano neutri, che tutti i sostantivi che terminano in -er sono maschili (e invariabili al plurale), che tutti i sostantivi con desinenza in -ung sono femminili eccetera; ma le eccezioni sono talmente tante da scardinare la regola. (Il tedesco è una lingua fantastica.)
Licia:
@.mau. comunque anche per l’italiano non è così ovvio, basta fare caso a quanti stranieri dicono *la problema.
@Isa, infatti, l’unico modo è imparare a memoria articolo+sostantivo e poi sperare di non fare confusione (per me soprattutto tra neutro e maschile). Le tabelle come questa danno qualche indicazione utile ma come hai già fatto notare le accezioni sono sempre in agguato.
Per chi non ha mai studiato tedesco aggiungo che non basta conoscere il genere, bisogna anche sapere declinare correttamente articoli, aggettivi e pronomi in base al caso (e qui intendo la categoria grammaticale)! Eppure imparare il tedesco dà grande soddisfazione. 😉
(da Pinterest, fonte non nota)
Monica:
La grammatica tedesca è difficile ed impegnativa. La questione di imparare gli articoli è fondamentale se si vuole costruire le frasi e parlare correttamente. IL fatto di semplificare gli articoli sarebbe molto interessante. Ma credo che siamo ancora lontani da questa rivoluzione grammaticale
.mau.:
in realtà avrei anche preso il Zertifikat Deutsch als Fremdsprache (insomma quello di base), ma questo non significa nulla. Diciamo che non ero uno studente molto attento… (sulle declinazioni invece non ho mai avuto troppi problemi)
.mau.:
e già che ci sono ricordo la battuta (che però è solo orale…) per cui il diavolo usa tutti gli articoli: das die der Teufel!
(dovrebbe essere “Daß dich der Teufel hol!”, se non ricordo male)
dioniso:
Argomento molto spinoso per noi emigranti di tarda germanofoninizzazione quello del genere dei sostantivi tedeschi. Quella riforma del 1 aprile l’avremmo accolta con salti di gioia! Di certo le tabelle che hai inserito nei commenti sono molto utili però ci sono talmente tante eccezioni… A naso mi verrebbe da dire molte più eccezioni rispetto all’italiano.
Pure io ho sempre avuto meno problemi con le declinazioni. Il problema è che se sbagli il genere poi usare le declinazioni giuste per quel genere sbagliato non è che aiuti molto.
Per quanto riguarda invece i dadi, a voler essere pignuoli, non corrispondono esattamente alla realtà statistica 🙂 Ne avevo parlato qui Come è stato scelto il genere dei nomi tedeschi?
Licia:
@dioniso, grazie per il contributo matematico, da leggere!
dioniso:
Grazie a te.