Forse avete visto il video con cui la regina Elisabetta, il principe Harry e i coniugi Obama promuovono gli Invictus Games, i giochi per reduci e mutilati di guerra:
Nel video si vedono un militare americano e poi anche il principe che dicono “boom” e intanto fanno un gesto con la mano che i media italiani hanno frainteso. Esempi:
[…] un militare conclude con un minaccioso "boom". Imperturbabile sul sofà, Elisabetta si rivolge al nipote, accenna un sorriso e replica con il suo definitivo "oh, please". A Harry non resta che fare il verso agli amici americani: "Boom".
[…] il presidente aggiunge: "attento a quello che desideri!", prima che un Marine alle sue spalle mimi un’esplosione e dica "Boom!".
Nulla a che fare con le bombe: il militare e Harry hanno simulato un mic drop.
Mic drop come gesto
Mic drop è un’espressione americana, si pronuncia /ˈmaɪk ˌdrɑp/ e descrive l’azione – dropping the mic – di chi conclude un’esibizione o un discorso gettando a terra il microfono per manifestare la convinzione di essere stato eccellente, insuperabile.
GIF: Collins Dictionary (immagine aggiunta)
Il mic drop è un gesto plateale in uso tra rapper e comici americani dagli anni ‘80 ma che è entrato nella cultura popolare recentemente grazie a Barack Obama, che l’ha già fatto più volte, anche qualche giorno fa:
Mic drop come esclamazione
La locuzione mic drop è usata spesso in senso figurato ed è diventata anche un’esclamazione, usata per chiudere una discussione dopo un argomento decisivo e indicare che non rimane più nulla da aggiungere .
È con questa accezione che mic drop è stata inclusa tra le parole dell’anno 2015 dell’American Dialect Society e con cui vanno interpretati i “boom” del militare americano e del principe Harry.
Il mic drop è stato al centro dell’attenzione il mese scorso per un pesce d’aprile di Google finito male. Google aveva aggiunto a Gmail un pulsante Mic Drop che inseriva in fondo ai messaggi una gif virale dal film Minions (una conferma della grande riconoscibilità del gesto), poi impediva di ricevere risposte al messaggio.
Per colpa di un bug o per sbaglio molte persone avevano usato la funzionalità, con conseguenze impreviste anche molto sgradevoli, ad es. licenziamenti.
Un’immagine dell’interfaccia di Gmail del primo aprile 2016 con il pulsante arancione Mic Drop.
Potete guardare esempi famosi di mic drop in Know Your Meme.
Mic drop non va confuso con hot mic, il fuorionda che rivela parole riservate o imbarazzanti di persone note ignare che ci fosse un microfono aperto.
Aggiornamento 3 maggio – Un altro mic drop per gli Invictus Games, stavolta dal primo ministro del Canada Justin Trudeau:
Bring it on!
L’esclamazione informale bring it! si usa per raccogliere e rilanciare una sfida in modo grintoso. Deriva da bring it on che si usa anche per indicare baldanzosamente che si è pronti ad affrontare una gara o altra attività che si prospetta impegnativa e/o difficile.
Luigi Muzii:
La pronuncia del Webster è ˈmīk. Trattandosi del POTUS dovrebbe essere quella preferita.
Licia:
@Luigi Muzii, il Webster non usa l’IPA ma proprie convenzioni che confermano che mic trascritto mīk si dice “maic”:
http://www.merriam-webster.com/help/pronunciation-key
Obama, i reali britannici, il “boom” e il “mic drop”. Ma cosa vuol dire? – Repubblica.it:
[…] da noi è stata oggetto di equivoci – lo spiega benissimo la linguista Licia Corbolante, nel suo blog. Tecnicamente è un “mic drop”, un gesto che mima il lasciar cadere il microfono […]
Andrea:
Bryan Cranston (Breaking Bad) mic drop
https://www.youtube.com/watch?v=Xz6pkou_JZU
Licia:
Aggiungo una striscia di Pearls Before Swine con protagonista il suo disegnatore Stephan Pastis e un riferimento al mic drop fatto dal cestista statunitense Kobe Bryant (“Black Mamba”) quando si è ritirato dalla pallacanestro. Il gesto era stato caratterizzato dalla frase “Mamba out” poi ripresa da Obama, come si può vedere nel video nel post (“Obama out”).