Questo video americano usa la facilitazione grafica per spiegare l’origine di pea, cherry, nickname, alligator e altre parole inglesi nate da interpretazioni errate di altre parole:
In Retroformazione del singolare qualche dettaglio sul meccanismo che ha dato origine a pea e ad altre parole derivate da falsi plurali.
Vedi anche: Paradisi fiscali e parole nate per sbaglio e (nuovo post) la parola mumpsimus in Turofilo e altre parole curiose.
Altri dettagli in What is ‘Metanalysis’? (cfr. rianalisi in italiano), un articolo del dizionario americano Merriam-Webster che descrive l’origine delle parole apron, ingot, notch, nickname, umpire, orange, aught, newt e adder. Grazie ad @aluollin per la segnalazione.
Giovanna:
L’etimologia della parola “burger” si può annoverare tra questi casi? In realtà deriva dall’aggettivo hamburger, amburghese, ma poi si è pensato erroneamente che “ham” si riferisse a prosciutto e così è nato il burger e i vari derivati cheeseburger, fish burger eccetera …
Licia:
@Giovanna, sì, sono fenomeni di rianalisi, “una ‘reinterpretazione’ di una parola o un costrutto complessi, non giustificata o anche errata sul piano etimologico, spesso consistente in un’arbitraria risegmentazione, o guidata da fattori analogici e da etimologie fantasiose”.