Una notizia del Corriere della Sera segnalata da un lettore del blog:
A Treviglio (BG) il comune ha modificato la viabilità nel piazzale della stazione e tra le novità c’è un’area kiss & ride che ha causato molta confusione: “…in particolare i 14 posti auto rimasti nel piazzale sono stati presi d’assalto dai pendolari senza sapere che in teoria sono quelli del «kiss & ride», la sosta veloce di 15 minuti. A indicarlo al momento solo la corsia d’accesso con la dicitura in inglese, che, però, per i non anglofoni, è risultata un mistero.”
Non è sufficiente una conoscenza standard dell’inglese per interpretare correttamente kiss & ride, metafora americana degli anni ‘50 ormai obsoleta e quasi del tutto sconosciuta nell’inglese britannico. Piace invece molto ai responsabili delle stazioni ferroviarie italiane che non si rendono conto che è un tecnicismo oscuro che compromette la comunicazione.
Ne ho già discusso in Quiz: KISS&RIDE, dove trovate l’origine della locuzione e altri dettagli, con gli esempi della segnaletica della stazione centrale di Bologna.
Mauro:
Il problema è proprio la sudditanza verso gli USA: l’inglese si parla solo nel Regno Unito e in Irlanda… in tutti gli altri paesi si parlano solo derivazioni dell’inglese, non l’inglese. E negli USA probabilmente la derivazione meno fedele e meno decente… soprattutto nel centro-ovest degli USA.
Ivo Silvestro:
Aggiungo che io nella foto leggo “Ride & Kiss”, cosa che mi fa pensare a pendolari che come i marinai hanno un amore in ogni stazione… (nota personale: per anni ho preso il treno in quella stazione tutte le mattine!)
Francesco:
Da un punto di vista legale, mi chiedo se un automobilista che abbia ricevuto una multa per aver parcheggiato la propria auto per più di 15 minuti nella zona Kiss&Ride possa contestare tale multa adducendo come motivazione (valida, secondo me) l’ignoranza della lingua inglese o comunque del significato di Kiss&Ride.
Licia:
@Mauro urge ripasso di linguistica!
@Ivo, anch’io leggo così e non siamo i soli: qui sul blog arrivano molte ricerche per “ride & kiss”
@Francesco, bella domanda! Nel codice della strada non c’è traccia e ricerche nel Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non restituiscono alcuna occorrenza significativa.
Ivo Silvestro:
Bisognerebbe vedere se oltre al giganteggiante Kiss&Ride c’è anche un cartello di spiegazioni (che nessuno ha visto). In generale, l’ignoranza della legge non è una scusante, ma qui il caso è decisamente particolare…
Licia:
@Ivo transito spesso dalla stazione Alta Velocità di Bologna e al piano -2 KISS&RIDE vedo raramente auto private, solo taxi. Mi dicono che invece in superficie, davanti all’entrata che dovrebbe essere solo pedonale, c’è sempre notevole traffico di auto che scaricano passeggeri. Perché non usino invece l’apposita corsia KISS&RIDE non lo so, e non so neanche che tipo di segnaletica ci sia all’esterno, ma forse un nome poco trasparente è un deterrente all’uso?
Carlo:
Spero proprio che tale scelta non sia contemplata dal codice della strada, anche perché la sosta temporanea per la discesa di occupanti un autoveicolo ha già un nome, ed è fermata.
Per quanto riguarda la scritta sull’asfalto è da leggersi “Kiss & Ride”, come tutte le scritte della segnaletica orizzontale sono scritte nel verso di marcia, da leggersi quindi dal basso verso l’alto.
Licia:
@Carlo, a proposito della lettura delle scritte sull’asfalto, una vignetta di XKCD che avevo usato in un vecchissimo post, Ingegneri e segnaletica orizzontale…: 😉
La scritta che appare al passaggio del mouse nei computer tradizionali ha un riferimento a Guerre Stellari: They actually started the reversed-text practice in 1977 — not for ease-of-reading reasons, but because too many people were driving backward down the highway blasting the Star Wars opening theme.
Mauro:
@ Licia
Ma quelli sono ingegneri, cosa puoi pretendere? (Lasciatelo dire da un fisico 😉 ).
Licia:
@Mauro, in questo caso però non sono ingegneri ma engineer, due concetti diversi! 😉
Alpha T:
Il Kiss&Ride della stazione di Formia è per me un caro ricordo, perchè mi ci portava mia moglie quando ancora eravamo fidanzati, e dovevo tornare a casa lontano…
Mi è sempre sembrata una cosa simpatica, come una strizzatina d’occhio…
Grazie anche al fatto che il cartello conteneva la spiegazione in italiano riguardo alla sosta limitata di 15 minuti, non avrei mai immaginato potesse generare diatribe.
E’ vero anche che, trovandosi in un cul-de-sac destinato al parcheggio stazione, non riguarda corsie di instradamento o problemi di traffico ipotetici.