La mia tolleranza per l’inglese farlocco di solito è bassa ma stavolta faccio un’eccezione.
Si tratta di sporky, salviette umide per la pulizia degli animali domestici, contenute in un dispenser a forma di testa di maiale e prodotte da un’azienda italiana. In questo caso è palese che si tratta di finto inglese e per il mercato italiano il gioco di parole è davvero simpatico.
Com’è noto, pork e porco sono falsi amici: il sostantivo inglese indica solamente la carne suina (alimento), quello italiano invece l’animale, ed è usato soprattutto in senso figurato, simbolo di turpitudine, sporcizia o ingordigia. In inglese però si può usare l’aggettivo porky per riferirsi colloquialmente a persone grasse e nella varietà americana c’è anche il verbo pork out, abbuffarsi oppure ingrassare parecchio.
Di tutt’altro genere il sostantivo inglese spork: l’ho descritto in Forchiaio o cucchietta?