Titolo di un articolo con fonti tradotte dall’inglese:
L’impressione che si potrebbe avere è che la fascia di popolazione più violenta sia quella dei giovani – aspetto più pericoloso: età – e tra questi prevalgano quelli di sesso maschile, ma presumibilmente bisogna fare attenzione anche alle ragazze. Basterebbe invertire l’ordine delle parole del sintagma e usare maschi giovani per eliminare ogni ambiguità e chiarire che la violenza è prerogativa maschile.
In inglese gli aggettivi in funzione attributiva precedono quasi sempre il sostantivo, ad es. young males.
In italiano invece la posizione non è fissa ma è determinata da fattori semantici, sintattici e stilistici che possono causare differenze di significato anche rilevanti: conosciamo tutti gli esempi di amico vecchio ≠ vecchio amico, donna buona ≠ buona donna ecc.
Una regola è che l’aggettivo segue sempre il sostantivo quando ne limita il significato o ha una funzione distintiva (la qualità che esprime oppone l’oggetto ad altri), ad es. cittadini stranieri vs cittadini italiani.
Nelle traduzioni frettolose però capita di trovare lo stesso ordine dell’inglese anche se l’italiano richiede la posizione postnominale, come in questo esempio (corsivi originali):
Why is there always a man behind such violence? And why is it almost always a young man? | Perché c’è sempre un uomo dietro tale violenza? E perché è quasi sempre un giovane uomo? |
È chiaro che qui ci si aspetta “uomo giovane” e non “giovane uomo”.
Vedi anche: “noun stack” e sequenze di aggettivi (la traduzione di sintagmi nominali complessi)