L’attore americano Bryan Cranston si è espresso su Donald Trump, il candidato alla presidenza americana noto per non avere peli sulla lingua, dicendo che there’s something great about his ‘I-don’t-give-a-sh*t’ attitude that really kind of keeps others honest.
Ho visto la frase tradotta con C’è qualcosa di grandioso nel suo fottersene di tutto, serve a rendere gli altri più onesti, dove spicca un falso amico molto comune nel doppiaggese.
L’effetto attribuito a Trump non è morigerante: non è associabile al significato di onesto, e cioè moralmente integro, con comportamenti improntati al lecito e alla correttezza, probo.
Può avere questi significati anche honest in inglese, però l’accezione prevalente, non condivisa in italiano, è “not hiding the truth about something”, quindi sincero, schietto, esplicito, franco: ad esempio, la premessa I’ll be honest (with you) equivale a “sarò sincero”.
Vedi anche: Grammatica e traduzione: il wherever di Trump
Ottobre 2023 – Aggiungo un altro esempio che ha ricevuto molta attenzione anche dai media italiani che però non hanno riconosciuto il falso amico.
Durante un’intervista a Victoria Beckham per un documentario, si è sentita la voce fuori campo del marito David che con “Be honest!” la esortava a correggere quanto aveva appena raccontato, quindi un effetto simile a “Di’ la verità”, “Sii sincera”. I media hanno invece tradotto erroneamente honest con onesta.