Il parolaio è una persona che ama fare discorsi verbosi, futili e inconcludenti o privi di corrispondenza con la realtà. Non è però abile a sfruttare le parole a proprio vantaggio come l’inglese wordster, descritto in Wordster, wordmonger, and other words about words, una breve raccolta di insolite parole sulle parole.
Una parola italiana altrettanto inconsueta è parolibero, detto di chi seguiva la tecnica futuristica delle parole in libertà, espressione coniata da Marinetti per descrivere le parole accostate senza i vincoli delle regole tradizionali di metrica, sintassi e punteggiatura.
Fa invece parte del lessico comune paroliere, chi scrive le parole per una composizione di musica leggera. Forse non è molto noto che è un francesismo, prestito adattato di parolier.
Infine, le sfumature di significato alquanto diverse di parolaccia, paroletta, parolina, parolona / parolone e parolozza (parola alla buona, popolaresca) mettono in evidenza la grande flessibilità dei meccanismi italiani di alterazione.
Definizioni adattate dal Vocabolario Treccani