Due termini chiave all’interno dell’Agenda europea sulla migrazione sono reinsediamento e ricollocazione.
Reinsediamento
Nel contesto dell’Unione europea, il reinsediamento è “il trasferimento di cittadini di paesi terzi o apolidi, riconosciuti bisognosi di protezione internazionale, in uno Stato membro dell’UE in cui sono ammessi per motivi umanitari o come rifugiati” ( verso l’UE).
Corrisponde al concetto che in inglese è identificato come resettlement anche da altre organizzazioni e agenzie internazionali, cfr. glossari UNHCR e IOM.
Ricollocazione
La ricollocazione (relocation) è invece “il trasferimento di persone, che necessitano o già godono di una forma di protezione internazionale in uno Stato membro dell’UE, in un altro Stato membro dell’UE in cui otterranno una protezione analoga” ( all’interno dell’UE).
Si tratta un concetto specifico dell’UE, mentre per le organizzazioni non-UE che si occupano di rifugiati relocation è considerato sinonimo o comunque una descrizione di resettlement.
Risemantizzazione di relocation / ricollocazione
Nell’uso dell’Unione europea relocation in inglese e ricollocazione in italiano sono esempi di terminologizzazione: è stato attribuito un nuovo significato, più preciso, a un elemento lessicale già esistente che in questo ambito acquisisce una nuova accezione.
Ne parlerò oggi al corso per giornalisti sulle parole della migrazione. Nel mio intervento sottolineerò l’importanza di chiarire i concetti nuovi, ad alta visibilità e confondibili, e di identificarli con la terminologia corretta.
Includerò anche questi esempi, tratti da un’unica notizia:
♦ Renzi: “Redistribuire 30-40mila richiedenti asilo”
♦ Cazneuve: "Diciamo sì ai ricollocamenti per i richiedenti asilo"
♦ dati certi riguardo la chiusura del meccanismo di riallocazione dei profughi
♦ tetto alla distribuzione di profughi tra i paesi Ue
♦ l’Europa è bloccata sul numero di richiedenti asilo da ricollocare
♦ 24mila richiedenti asilo da trasferire dall’Italia negli altri Paesi Ue
♦ la redistribuzione (relocation) negli Stati membri di 40mila siriani ed eritrei
♦ sulla “relocation” la Francia è alleata dell’Italia
Le parole che ho evidenziato in grassetto (tra cui non appare ricollocazione!) fanno riferimento allo stesso concetto o a concetti diversi? Per chi non ha competenze specifiche o altri riferimenti, è difficile capirlo.
Sono convinta che in questi casi una maggiore diffusione di cultura terminologica aiuterebbe a migliorare la comunicazione: altri esempi e dettagli in La “maledizione della conoscenza” e Variazione e ripetizione.
Altri esempi di incongruenze terminologiche tra documenti e comunicati UE e relative notizie riportate dai media italiani:
♦ Le differenze tra rifugiati e migranti.
♦ Refugee e rifugiato: il lessico della migrazione
♦ Terminologia per la Giornata mondiale del rifugiato
♦ Migranti: cos’è un hotspot?
Definizioni e immagini dal materiale informativo sull’Agenda europea sulla migrazione.