La psefologia, dal greco psêphos, il sassolino usato dagli antichi greci per votare, è lo “studio statistico delle elezioni, con particolare riguardo al comportamento dell’elettorato e allo spostamento dei voti da un partito all’altro” (Vocabolario Zingarelli).
L’equivalente usato in inglese è psephology, termine adatto alle elezioni politiche del 7 maggio 2015 nel Regno Unito a cui stanno dedicando molto spazio anche i media italiani (nota grammaticale: inglese si dice general election, singolare).
In Da Brexit a Russell Brand: il vocabolario delle elezioni si possono trovare alcuni riferimenti a temi, protagonisti e parole chiave della campagna elettorale britannica, tra cui Brexit, l’eventuale uscita dall’Ue (British exit, analogo a Grexit, l’uscita della Grecia dalla zona euro), e hung Parliament, lo scenario in cui nessun partito ottiene la maggioranza assoluta per poter governare da solo (ed espressione che i media italiani continuano a tradurre impropriamente, come già descritto in Hung Parliament: non è “appeso”).
Aggiungo confidence and supply, abbreviato in C&S e ipotizzato a proposito di un eventuale accordo tra nazionalisti scozzesi e laburisti, che invece non si materializzerà perché hanno vinto i conservatori. Nel caso di un hung Parliament, il C&S è un appoggio esterno al governo dato da un partito minore, ma a differenza di una coalizione è un accordo non formale che prevede il voto a favore solo in caso di mozioni di sfiducia (motion / vote of no confidence) e di approvazione del bilancio pubblico (supply / appropriation bill), quindi solo per evitare la caduta del governo.
Un’altra espressione ricorrente è first past the post (FPTP), che descrive il sistema maggioritario uninominale con una metafora ippica (“primo al traguardo”). Viene infatti eletto un unico deputato (MP, Member of Parliament) per ciascun collegio elettorale (constituency).
Nel sistema uninominale il collegio elettorale viene descritto come safe seat (“seggio sicuro”) se è facilmente prevedibile chi verrà eletto con ampia maggioranza. È invece uno swing seat o marginal seat (o constituency) se il divario tra i due principali candidati è minimo e con il voto il seggio potrebbe passare da uno schieramento politico a un altro.
Si descrive inoltre come swing lo spostamento di voti da un partito a un altro (la metafora sottostante è l’altalena, swing).
Vedi anche: I problemi degli exit pool / pole
Aggiornamento giugno 2017 – Election 2017: The language you need to know to understand this election (BBC) è un glossario del lessico elettorale britannico con circa 70 voci. Qualche esempio: franchise, il diritto di voto; snap election, le elezioni politiche anticipate come quelle dell’8 giugno 2017 nel Regno Unito; spoiled ballots, le schede nulle.
Marco Rossi:
Oltre al votare di giovedi, pare perche’ questo era il giorno in cui la gente andava in citta’ per il mercato, una cosa che mi ha sorpreso e’ cosa viene usato come seggio elettorale.
Dove abito io e’ stato allestito in una chiesa, ma sono stati usati anche campi da calcio, stazioni termali e lavanderie… England’s peculiar polling stations http://www.bbc.co.uk/news/election-2015-32229745