In un commento Francesco ha rilevato che nella notizia sul disastro aereo di Germanwings il capo dell’equipaggio viene descritto erroneamente come capitano e non come comandante. È un falso amico dovuto a traduzioni dall’inglese captain (e in questo caso anche dal tedesco Kapitän) ed è molto diffuso soprattutto in riferimento ai piloti dell’aviazione commerciale.
Ne avevo discusso in Parolacce, capitani, comandanti e falsi amici con esempi dalla marina mercantile e militare. Avevo preso come spunto un altro falso amico, commander, usato da alcuni media di lingua inglese per descrivere Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia.
Termini simili, concetti diversi
Parole equivalenti a capitano e comandante esistono in molte lingue europee ma possono identificare concetti diversi, come mostra questo confronto tra nomi dei gradi e distintivi (simboli) degli ufficiali di alcune marine militari di paesi NATO (fonte: Wikipedia):
Si può osservare, ad esempio, che in inglese captain è un grado superiore a commander, mentre in romeno è il contrario, e identificano posizioni diverse nella scala gerarchica delle marine militari di Regno Unito e Romania. Si nota anche che in Italia non c’è un unico grado denominato capitano.
Lavoro terminologico orientato al concetto
Il nome dei gradi militari in lingue diverse è un esempio che uso spesso per illustrare l’approccio onomasiologico nel lavoro terminologico: si analizza il concetto rappresentato dal termine (cfr. triangolo semiotico) all’interno del sistema concettuale nella lingua di partenza e si cerca quindi una denominazione equivalente nel sistema concettuale della lingua di arrivo, cercando di non farsi influenzare dalle “etichette” (le parole che lo denotano).
Non sempre c’è equivalenza tra sistemi concettuali di lingue e culture diverse (esempio: Boots: stivali, scarponi e scarpette) ed è molto utile ricorrere a metodi e strumenti che facilitano i confronti interlinguistici. In ambito NATO, ad esempio, il sistema di classificazione STANAG (standardization agreement) definisce processi, procedure e altri standard, inclusi i gradi, e consente di trovare equivalenze tra i sistemi dei diversi paesi.
Per una comparazione più scientifica dei diversi sistemi concettuali si ricorre inoltre ad ontologie che rappresentano le conoscenze codificandole in base alle loro proprietà, svincolate dai linguaggi naturali (esempio: terminologia giuridica). Se seguite le attività della Terminology Coordination Unit del Parlamento europeo saprete che nell’UE sono in corso diversi progetti di questo tipo, ad es. “Big Multilingual Terminological Data Space” .
Nella traduzione non professionale, invece, raramente vengono fatte considerazioni orientate al concetto e si dà per scontato che in lingue diverse ci sia un’equivalenza tra parole simili, e così proliferano i falsi amici come captain / capitano.
Vedi anche: Parolacce, capitani, comandanti e falsi amici
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