Nei media ieri e oggi [22 gennaio 2015] è in risalto il neologismo supercanguro. Indica un emendamento che porta alla preclusione di alcune decine di migliaia di altri emendamenti. È stato anche ribattezzato Espositum, dal nome del senatore Esposito che l’ha presentato e modellato su Italicum, la legge elettorale attualmente in discussione che dovrebbe sostituire il cosiddetto Porcellum.
Il canguro è una prassi parlamentare che consente di raggruppare gli emendamenti uguali o analoghi per farli annullare in blocco. Fa riferimento a una metafora poco chiara se non se ne conosce l’origine: dettagli in Il “canguro”, in politica almeno dal 1911.
Parole e termini: preclusione
Per i terminologi la differenza tra parole e termini è sempre rilevante e non ho potuto fare a meno di notare che molti media hanno descritto le conseguenze dell’emendamento come preclusione. Non hanno però chiarito il significato specifico del termine, che non coincide con la parola in uso nel lessico comune (“ostacolo”, “divieto”, “pregiudizio”, “preconcetto”).
Nel linguaggio giuridico preclusione indica infatti un “impedimento a compiere un determinato atto giuridico, per il mancato compimento di un atto antecedente o per l’incompatibilità di un’attività precedentemente svolta” (Devoto-Oli) e nel linguaggio parlamentare è una prassi, detta anche preclusiva, per il quale non può essere adottata una risoluzione che sia in contrasto con un’altra già stabilita per lo stesso oggetto.
Mauro:
Comunque, se io fossi un canguro mi offenderei 🙂
Suom(I)taly Stories:
A proposito di neologismi in politica, mi sembra di aver letto diverse volte “quirinabile”. Sta realmente prendendo piede? 🙂
Mauro
@ Suom(I)taly Stories
Non so quanto sia diffuso, ma come uso saltutario lo sento da sempre (e sono più vicino ai 50 che ai 40…).