Cos’hanno in comune queste due vignette?
Moderately Confused di Jeff Stahler
Funzionano con gli stessi meccanismi umoristici che sfruttano il carattere metaforico della lingua e giocano con delle risemantizzazioni per il momento insolite ma plausibili.
Nelle accezioni usate per le battute, mute e unfollow sono esempi di potenziale determinologizzazione, il processo per cui un elemento lessicale che in origine aveva un significato fisso e specifico in un ambito specializzato (qui tecnico / informatico / social media) entra nel linguaggio comune dove assume un significato più generico.
Problemi di traduzione
Le vignette funzionano perché in inglese i termini mute e unfollow sono concisi, hanno origine da metafore trasparenti e fanno riferimento a concetti precisi (opzioni audio e Twitter), per cui le nuove associazioni sono immediate e divertenti.
Non credo che eventuali traduzioni sarebbero altrettanto efficaci perché in italiano gli stessi concetti non sono denominati da un singolo termine ma vengono identificati con locuzioni, disattivare l’audio o simili e smettere di seguire. Sono soluzioni poco distintive, già descritte in Mute in italiano, la confusione di Twitter e in Flessibilità dell’inglese: un-, che difficilmente si presterebbero a un processo di determinologizzazione o a brevi battute umoristiche.
Determinologizzazione e lavoro terminologico
Concludo ricordando che la determinologizzazione è rilevante anche per il lavoro terminologico. Se un termine entra nel lessico comune con una diluizione di significato e quindi maggiore indeterminatezza, nel linguaggio speciale potrebbe essere opportuno ricorrere a soluzioni alternative per recuperare distintività: qualche dettaglio in Risemantizzazione con l’esempio di drone.
In un contesto multilingue va inoltre considerato che non sempre concetti e termini subiscono la stessa evoluzione e quindi lingue diverse potrebbero richiedere interventi diversi.
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Altri esempi di determinologizzazione: algoritmo, Internet, Wi-Fi, ecosistema, anno luce, hashtag, meme, interfaccia,
Anna:
Forse per la prima vignetta si potrebbe però usare una traduzione libera (naturalmente perdendo il significato piú preciso di “disattivare l’audio”) come “Dove si spegne?” che potrebbe funzionare insieme all’immagine.