Corona digitale, tra termini e parole

Una delle funzionalità più innovative di Apple Watch è il nuovo meccanismo di input per ridurre o ingrandire le dimensioni di visualizzazione (cfr. pinch) e far scorrere (scroll) gli elementi sul display. In inglese si chiama Digital Crown e in italiano Corona Digitale.

Corona Digitale. Diamo nuova carica a un’antica tradizione. Ogni prodotto che creiamo è definito da un particolare sistema di input, da un modo nuovo e unico di interagire col dispositivo. Per Apple Watch, questo sistema è la Corona Digitale.

Scelta terminologica indovinata

È una scelta terminologica molto efficace che sfrutta la risemantizzazione attraverso un prestito interno: crown infatti è un termine dell’orologeria che è reso più specifico dall’aggettivo digital (uso metonimico: non è digitale il meccanismo ma la funzionalità).

Credo che in italiano si sappia che gli orologi tradizionali si caricano e si regolano usando la corona, mentre in inglese il termine crown è meno noto. In entrambe le lingue si tratta comunque di un nome facile da memorizzare, trasparente, non confondibile con altri concetti e carico di associazioni positive grazie alle accezioni che hanno le parole crown e corona nel lessico comune.

Nei media qualche confusione

Corona digitale è un termine davvero azzeccato, eppure c’è chi ha descritto il nuovo concetto usando un nome alternativo, come in questo esempio da un quotidiano italiano:

Watch ingolosisce con una gestualità pensata in maniera specifica per attivare comodamente tutte le funzioni del piccolo schermo. Dal tocco alla pressione con il polpastrello passando per la rotellina (la chiamano Corona digitale), al contatto con la parte laterale del display. […] possibilità di orientare l’interfaccia nel momento in cui si configura il dispositivo e di posizionare il cinturino secondo le proprie necessità. In questo modo la famosa rotellina sarà utilizzabile da entrambi i versi.

Pare che l’autrice del testo non solo non abbia molta familiarità con le parti dell’orologio ma non apprezzi neppure il termine Apple, al punto di citarlo ma di sostituirlo arbitrariamente con rotellina*, una descrizione generica e ambigua perché in un contesto di dispositivi hardware identifica già un meccanismo dei mouse.

È un problema ricorrente nei media generalisti: anche se il contenuto è tecnico o specialistico, non sempre chi scrive sa distinguere tra lessico generico (parole) e lessico specialistico (termini che identificano concetti specifici) e spesso la “gradevolezza” del testo prevale sulla precisione terminologica, persino se si tratta di concetti chiave.

Maggiori dettagli in Variazione e ripetizione (con partita Iva e tweet), con la stessa conclusione: nei media italiani manca una cultura terminologica.
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iPod con ghiera* Altri giornalisti chiamano invece rotella e rotellina i dispositivi di input dei vecchi iPod, nella terminologia Apple click wheel e scroll wheel in inglese e ghiera cliccabile e ghiera di scorrimento in italiano. Anche in questo caso è ignorato un principio fondamentale del lavoro terminologico: un concetto freccia28[2] un termine.
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