Nei mesi scorsi l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha sperimentato un nuovo servizio automatico di comunicazione dei terremoti via Twitter, descritto in Su @INGVterremoti tutte le informazioni dei terremoti in tempo reale.
Finora i tweet sono stati strutturati in questo modo:
Alcune informazioni sono abbastanza tecniche, ad es. la data è in formato UTC (1 o 2 ore di differenza), quindi INVG sta studiando un modo più semplice e immediato per comunicare. A questo scopo ha preparato alcune domande e ci invita a rispondere per definire il modo migliore per dare informazioni strategiche in situazioni di emergenza, in cui va condiviso il maggior numero di dati nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Mi è piaciuta molto l’iniziativa e la chiarezza con cui è illustrata e ho già risposto al questionario, che propone formati alternativi di tweet per verificare eventuali ambiguità o difficoltà di comprensione del messaggio. Avrei voluto aggiungere un commento su una scelta lessicale ma non è possibile, quindi lo condivido qui.
Scelte lessicali: dati e stime
Ho notato che nei nuovi esempi di tweet non appare più dati preliminari ma stima preliminare o stima provvisoria. Anche se la parola stima è più precisa, non mi convince del tutto perché a una lettura veloce, ad es. di chi cerca informazioni nell’agitazione dopo una scossa, potrebbe risultare ambigua e far erroneamente pensare che la stima sia un’indicazione (valutazione approssimata) di future scosse.
Nelle notizie sui terremoti siamo inoltre abituati a sentir parlare di stima a proposito di danni e vittime, specialmente nella collocazione stima provvisoria, e questa associazione potrebbe inavvertitamente creare più allarme del necessario, da evitare come reazione a un tweet pubblicato automaticamente pochi minuti dopo l’evento.
In questo contesto chiunque potrebbe essere l’utente finale e per questo mi pare preferibile una parola come dati, più generica ma meno ambigua.
Analisi linguistica e culturale
Forse sono dettagli poco rilevanti ma, come si intuisce dal questionario, per questo tipo di comunicazione vanno considerati aspetti linguistici, come lessico, terminologia e loro possibili connotazioni, sintassi e complessità del testo, e aspetti sociali e culturali, ad es. in paesi diversi potrebbe essere necessario strutturare le informazioni in modo diverso.
È un tema che trovo molto interessante, soprattutto dopo averne parlato con Maria Teresa Musacchio, autrice di Social media and disaster management: US FEMA as a benchmark for its European counterparts?, un intervento parte del workshop del progetto europeo DIMPLE: DIsaster Management and Principled Large-scale information Extraction.
Aggiornamento agosto 2016 – Il formato dei tweet è stato ulteriormente migliorato e reso ancora più efficace. L’ho descritto in I tweet automatici di INGV sui terremoti con l’esempio del terremoto in Italia centrale del 24 agosto 2016.
Vedi anche: Usare sempre il flussometro!, valutazioni terminologiche in base all’utente finale per decidere se e quando preferire lessico generico a terminologia specifica.
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Davide:
Cara Licia se intanto INGV usasse i concetti minimi di leggibilità e usabilità nelle sue pagine non sarebbe male.
Il link al quetionario riporta il testo con la spiegazione centrato verticalmente. Chi si occupa delle loro pagine web?
Riguardo al tweet, direi che al 99,9999% hanno semplicemente installato qualche script trovato in rete che pesca i dati da qualche loro server e genera il testo.
Lo script è stato scritto da un programmatore anglosassone (in rete è pieno di questi script open-source)oppure è stato scritto da qualche programmatore/scienziato abituato a lavorare con dati espressi nei formati americani o inglesi.
I miei colleghi di solito fanno anche di peggio 🙂
Comunque non ci vuole un questionario per sapere che l’orario si esprime nel fuso orario italiano e non UTC
La data idem e non anno mese giorno che è tanto comoda solo per gli scienziati e programmatori.
I tuoi rilievi sono a un livello superiore.
Io sarei licenziato se usassi ora UTC e data in formato AAA MM GG in una presentazione Power Point.
Licia:
@Davide, probabilmente i tweet sono iniziati come esperimento per addetti ai lavori, e non mi stupirei se fossero un calco di un formato inglese. Ho trovato molto positiva l’iniziativa di consultare i potenziali utenti e non credo che alcune domande del questionario siano superflue o ripetitive: direi che indicano che il questionario è stato costruito con domande “di controllo”. Ho avuto un breve scambio via Twitter con due persone che lavorano al progetto, e hanno mostrato di apprezzare commenti e suggerimenti:
Davide:
Beh almeno loro ti leggono.
Per carità, forse sono stato troppo negativo, ben vengano queste iniziative tese a migliore il servizio.
Ciao