A cosa vi fa pensare il nome Flone?
È un progetto sviluppato in Spagna e descritto come “interfaccia per far volare gli smartphone”. Consiste in una parte hardware (una struttura a forma di H che alloggia quattro motori e uno smartphone) e in una parte software (alcune app per le riprese video e per pilotare il volo del dispositivo attraverso un altro smartphone).
Interpretazione del nome in inglese e in E2
Ne parla Is it a phone? Is it a drone? No, it’s a flone! (The Guardian) e la notizia mi ha incuriosita per alcuni aspetti linguistici: l’articolo e il relativo URL (phone-drone-flone) mostrano che il giornalista inglese ha interpretato il nome flone come parola macedonia phone+drone, mentre gli autori, spagnoli, l’hanno creato contraendo flying phone.
La diversa interpretazione di flone (scritto sia con iniziale maiuscola che minuscola) mi pare una conferma che nell’inglese come seconda lingua (E2, English as a second language) possono prevalere connotazioni o aspetti diversi da quelli che invece vengono privilegiati dai parlanti madrelingua: alcuni esempi e considerazioni in s·nowhere o snow·here, una questione di E2?
Drone: parola e termine
Si può anche notare che nell’articolo inglese la parola drone è intesa con l’accezione che ha nel lessico comune, mentre nel sito spagnolo viene fatta una distinzione terminologica, che ha come caratteristica distintiva la modalità di pilotaggio:
¿Es flone un drone?
Depende del modo de vuelo en el que se encuentre, si lo está pilotando alguien directamente (por Wifi o Radio Control), sería un Vehículo Pilotado Remotamente (RPA) si en cambio fuera independiente siguiendo un algoritmo o Plan de vuelo (Guiado por GPS) si sería considerado un drone (Unmanned Aerial Vehicle).
In Risemantizzazione avevo usato proprio l’esempio di drone per descrivere la trasformazione delle parole (lessico comune) in termini (linguaggio speciale) e viceversa.
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Vedi anche: Dai fuchi ai droni (etimologia di drone)