Inglese farlocco è il nuovo tag che da oggi assocerò a esempi di pubblicità, brevi comunicazioni o nomi destinati a un pubblico italiano ma scritti esclusivamente in inglese poco idiomatico o addirittura errato, però facilmente comprensibile anche da chi ha solo conoscenze scolastiche, tanto che qualsiasi spiegazione italiana viene ritenuta superflua.
Da Venezia arriva l’esempio dello slogan Fake kills your style. Don’t buy fake che appare sul selciato di alcuni luoghi molto frequentati e sui manifesti di una campagna contro la contraffazione.
Per gli ideatori il messaggio è chiaro: La contraffazione uccide il commercio, ma anche lo stile. È chiara anche l’ignoranza della grammatica inglese: fake (“oggetto contraffatto”) è un sostantivo numerabile e al singolare non può essere usato senza articolo quantificatore.
Poco azzeccato anche l’hashtag per segnalare commerci abusivi, #fkysvenice: se rivolto agli italiani, è poco trasparente e difficile da memorizzare; se ai turisti stranieri, non è stato considerato che la sequenza fk richiama la parola volgare fuck, cfr. fku (fuck you) e fkyh (fuck yeah).
traduzione letterale, inglese maccheronico |
Via Alessia Berti, che segnala anche che la “scena del crimine” presso il ponte di Calatrava è stata interpretata come “Attenti a non cadere” (metafora meno chiara del previsto?).
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Alcuni altri esempi di inglese farlocco:
♦ Fiera Milano premia gli esibizionisti (il premio Exhibitionist Award)
♦ Inglese farlocco stellato: *next opening
♦ Happy Popping e altro inglese farlocco per lattanti
♦ Come si dice Jobs Act in inglese
♦ #verybello, vero italiano e inglese maccheronico
♦ Prenoting: inglese farlocco (rappresentativo!)
♦ A Genova imbarazzante “Jingle Balls”
Molti altri esempi con il tag inglese farlocco.
Licia:
Questo post è stato citato in Sagome di cadaveri per allontanare i venditori abusivi. Spot choc a Venezia: "Il falso uccide lo stile, non comprarlo" e leggendo la frase “La campagna ha ricevuto anche delle critiche per l’uso improprio della lingua inglese. Lo slogan in effetti è stato "italianizzato" omettendo l’articolo ‘the’ davanti alla parola ‘fake’” mi sono resa conto che la mia nota grammaticale (“fake è un sostantivo numerabile e al singolare non può essere usato senza articolo”) era ambigua: intendevo dire che i sostantivi numerabili nella forma singolare non possono essere usati “da soli” ma devono essere proceduti da quantificatori, sia definiti che indefiniti, come articoli (the, a), pronomi dimostrativi (ad es. this), aggettivi di quantità (ad es. one).
In questo caso, però. l’articolo the non sarebbe stato corretto perché the fake implica che si conosca già il referente, quindi un particolare oggetto contraffatto, mentre qui si intende qualsiasi contraffazione, e in questi casi in inglese si usa il soggetto al plurale, senza articolo: Fakes kill your style. Don’t buy fakes.
Ho modificato il post sostituendo articolo con quantificatore.
Massimiliano:
Il problema dell’inglese é nulla rispetto al fatto che la campagna é giuridicamente del tutto sbagliata. I manifesti indicano nella sanzione fino a 7000 euro la retribuzione per l’acquisto di prodotti contraffatti, il che non é vero, in quanto tale condotta é sanzionata con la pena della reclusione da 2 a 8 anni oltre alla multa da 516 a 10329 euro, ai sensi dell’art. 648 c.p..
La sentenza della Cassazione a Sezioni Unite Penali n. 22225 del 2012, su cui viene basata la campagna, é stata ampiamente demolita e non ha alcun valore, basta leggere il commento alla stessa reperibile, tra l’altro, alla pagina http://www.filodiritto.com/articoli/2012/07/la-sentenza-della-cassazione-sezione-unite-penali-8-giugno-2012-n-22225-un-cavallo-di-troia-senza-soldati
articolo di cui suggerisco la lettura.
Buona giornata