Alcune righe da un articolo di una nota rivista, con un vistoso errore poi corretto:
Insolita coincidenza: ieri in quattro testi diversi ho notato il verbo *redarre, forma errata per redigere ricavata dal participio passato redatto, sul modello di verbi come trarre, contrarre, o dal sostantivo redazione. È un errore molto diffuso: esempi da La Repubblica.
Il verbo *redarre è un esempio di retroformazione che, come spiega l’Enciclopedia dell’Italiano, consiste principalmente nella “formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come affissi”, ad es. perquisire da perquisizione e meridione da meridionale, con un processo che agisce per sottrazione: la nuova parola ha una struttura morfologica più semplice rispetto a quella a partire dalla quale è stata formata.
Un altro noto esempio di retroformazione è il verbo perplimere, che però non può essere considerato un errore perché ne viene fatto un uso consapevolmente ironico. È stato creato dal comico Corrado Guzzanti che ha reinterpretato l’aggettivo perplesso come se fosse il participio passato di un verbo, sul modello di deprimere ➝ depresso, opprimere ➝ oppresso.
Vedi anche: Retroformazione del singolare
Nuovo esempio di retroformazione: il verbo transare.
In inglese, umorismo sul meccanismo di retroformazione (il verbo *informate da information) in una vignetta di Bizarro:
Luigi Muzii:
Registro anche un ritorno di fiamma di “manutenere”, in cui, di primo acchito, sono incappato anch’io. Si perdono il congiuntivo e, di conseguenza, la forma di cortesia, a tutto vantaggio dei burocratismi.
Paolo:
Il verbo redarre ti perplime? 😉
dioniso:
Ma invece vogliamo parlare di “cool”? 🙂 A dir la verità io quando parlo italiano non ne sento mai la mancanza. “Fico” http://www.treccani.it/vocabolario/tag/fico/ non potrebbe essere una buona traduzione?
Licia:
@dioniso, in contesti colloquiali cool ha proprio un uso simile a figo (al nord esclusivamente con la g!) e ci sarebbe anche il sostantivo fighitudine. 😉 Va però considerato che in inglese è ormai una parola del lessico comune usata in una gamma di registri molto più ampia e quindi non sempre c’è piena corrispondenza tra cool e figo.
Nuovo post (settembre 2015): Se Obama dice “cool clock”… con un’analisi delle possibili traduzioni italiane.
dioniso:
Certo, sicuramente dipende molto dal contesto. E per coolness la cosa diventa più complicata.