Il plurale di curriculum è curriculum, invariato come prevede la regola per i forestierismi (cfr. i referendum, gli ultimatum, i virus), o è curricula, plurale latino che ci arriva direttamente dall’inglese?
Come indicano tutti i principali vocabolari di italiano, sono ammesse entrambe le forme: altri dettagli nelle risposte di grammatica del Portale Treccani.
C’è anche chi rileva la forma curriculi perché pensa si tratti di un errore, ma in realtà è il plurale regolare di un’altra parola, curricolo, che ha due accezioni:
1 – forma italianizzata di curriculum [vitae]
2 – In pedagogia e nelle teorie della didattica, organizzazione pianificata di tutti gli aspetti (obiettivi, contenuti, metodi, valutazioni) di un corso di studi [Vocabolario Treccani].
Nel glossario dei Miur curricolo è definito come “piano di studi proprio di ogni scuola”.
Curriculum e curricolo sono allotropi o doppioni, parole di una lingua che hanno la stessa etimologia ma sfumature stilistiche oppure significati diversi. Nonostante l’origine latina sono parole abbastanza recenti, entrate nell’uso nel XX secolo.
Aggiornamento 3 marzo 2014 – Il plurale di curriculum fa notizia:
Il team ministeriale forse merita qualche bacchettata linguistica, ma non per il plurale di curriculum! Qualche esempio di imprecisioni istituzionali in La buona scuola, tra anglicismi e sillabazioni e Problemi di inglese per #labuonascuola (e commenti).
Marco:
Personalmente opto sempre per curriculum anche al plurale. Leggere o sentire “i curricula” mi infastidisce leggermente 😉
Licia:
@Marco, fa lo stesso effetto anche a me. Perlomeno però non ci tocca sentire referenda, fora o simili. 😉
Mauro:
Io invece opto sempre per curricula (come anche opto, per esempio, per referenda).
Ma c’è il trucco per accontentare tutti: basta scrivere CV. Questo sì che è indubbiamente invariante sia al singolare che al plurale 😉
Saluti,
Mauro.
Licia:
@Mauro 😀