L’ombra non è del sicomoro

immagine della copertina italianaNelle librerie in questo periodo è esposto in gran evidenza un romanzo di John Grisham, L’ombra del sicomoro. Ho subito notato un’incongruenza tra il titolo e l’immagine sulla copertina, dove si vede una foglia autunnale di platano.

Ho controllato il titolo originale, Sycamore Row, e come sospettavo c’è un vistoso errore di traduzione: in America settentrionale, dove è stato scritto ed è ambientato il romanzo, sycamore è un platano, Platanus occidentalis. La pianta che in italiano conosciamo come sicomoro è invece il Ficus sycomorus; cresce nelle zone tropicali di Asia e Africa ed è un sempreverde con foglie di forma ovale con apice rotondo e margine liscio.

In Falsi amici all’ombra del sicomoro ho già descritto i problemi dovuti al significato diverso di parole apparentemente simili in paesi diversi (in Gran Bretagna sycamore è un terzo tipo di albero: l’acero di monte, Acer pseudoplatanus). È un esempio noto a chi si occupa di traduzione e proprio per questo mi stupisce che in Mondadori nessuno si sia accorto dell’errore, anche perché il video promozionale nella scheda del libro mostra chiaramente che l’albero è un platano

Vedi anche: altri falsi amici.


Aggiornamento febbraio 2014 – Nei commenti qui sotto, le giustificazioni della casa editrice Mondadori, tra cui “la copertina è una scelta concordata con l’autore in base a un criterio più emotivo che didascalico”.

Ho anche riportato un esempio di errore di traduzione da The Adventures of Tom Sawyer di Mark Twain: la descrizione he picked up and inspected several large semi-cylinders of the thin white bark of a sycamore, che fa riferimento alla corteccia del platano che si sfalda, in una nota edizione italiana è diventata frammenti semi-cilindrici di corteccia bianca di un sicomoro (la corteccia del sicomoro invece varia di colore tra il giallo scuro con note verdastre all’ocra). 

8 commenti su “L’ombra non è del sicomoro”

  1. hronir:

    Se ricordo bene (e, a questo punto, a meno di errori di traduzione anche in quel caso) il sicomoro viene citato nei vangeli: che si sia optato per una traduzione “botanicamente scorretta” per mantenere richiami semantici su altri livelli? (Non ho la minima idea della trama del libro, la sto buttando lì…). Come viene tradotto in inglese (UK-english? US-english?) l’episodio evangelico che da noi nomina il sicomoro?

  2. Licia:

    @hronir, grazie per il commento. Neanch’io ho letto il libro però mi sono domandata se possano esserci richiami su altri livelli, ad es. la scelta di aggiungere ombra nel titolo italiano (vedi conoscenze enciclopediche).

    Ho cercato i riferimenti letterari al sicomoro nella voce inglese di Wikipedia, che usa la grafia sycomore, un espediente che può essere usato per distinguere tra sycamore e sycomore (oppure si specifica sycamore fig) e ho recuperato anche la frase del vangelo dalla King James Version della Bibbia: “And he ran before, and climbed up into a sycomore tree to see him: for he was to pass that way”. A questo punto bisognerebbe leggere il libro.

    Se però i richiami al sicomoro sono voluti, non si spiega perché per la traduzione italiana abbiano comunque usato una copertina “botanicamente scorretta”!

  3. Licia:

    @Carla, grazie, utile anche per ricordare che risalire ai nomi scientifici delle piante consente di risolvere i dubbi sui geoomonimi: per sycamore, i dizionari monolingui includono i nomi latini e informazioni sulla distribuzione geografica delle piante; nel caso di omonimi invece può essere più difficile, ad es. in inglese marigold è il nome comune sia della calendula che della tagete.

    @Romolo Capuano, non so se siano arrivati fin qui, ma via Twitter sia @Mondadori che @LibriMondadori hanno ricevuto il link a questo post. Nel frattempo, sempre via Twitter, ho contattato l’autore di una recensione e ho scoperto che nel romanzo l’albero è rilevante per un episodio accaduto molti anni prima e perché è una pianta grande e con rami robusti (nel video si capisce bene a cosa serve) ma non ci sono richiami o riferimenti di tipo culturale o enciclopedico evocati dalla parola sycamore, quindi si tratta proprio di un vistoso errore di traduzione. A proposito, mi è piaciuto molto 111 errori di traduzione che hanno cambiato il mondo e prima o poi scrivo un post. Grazie ancora!

  4. Elena:

    azzardo un’altra ipotesi: se si trattasse di un espediente del traduttore che, per mantenere una parola più simile all’originale, ha scelto di riferirsi a un acero montano (Acer pseudoplatanus)?
    E’ un albero presente sia in Europa che in Nord America, dove è noto come “sycamore maple” (ITIS), e per l’aspetto e la forma della foglia è facilmente confondibile con il platano (da cui il nome della specie); inoltre in italiano può essere chiamato “sicomoro” (Zingarelli 2014), sebbene non sia la prima accezione.

  5. Licia:

    @Elena, è possibile, ma bisognerebbe chiedere ai traduttori, anche perché per la maggior parte dei lettori il titolo originale non è molto rilevante.

    Per il post del 2010, Falsi amici all’ombra del sicomoro, avevo fatto qualche ricerca e avevo avuto conferma che in italiano sicomoro evoca innanzitutto la pianta citata ripetutamente nella Bibbia (e sembra che anche la nota foglia di fico fosse in realtà di sicomoro!) ma anche la civiltà egizia (i sarcofaghi erano di legno di sicomoro, e c’era una divinità legata al sicomoro). Sembra invece che sicomoro (o falso sicomoro) nel senso di “acero”, accezione inclusa sono nello Zingarelli ma non negli altri dizionari, sia usato molto raramente, perlomeno non nel lessico comune e non tra appassionati di piante.

    Vedremo cosa succede se ci sarà una probabile trasposizione cinematografica!


    Aggiornamento febbraio 2014 – Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, Mondadori infine ha risposto, dichiarando che la scelta di sycamore > sicomoro e “anche la copertina è una scelta concordata con l’autore in base a un criterio più emotivo che didascalico”. Non sono molto convinta, ad ogni modo ecco lo scambio, con un esempio dello stesso errore anche in una traduzione italiana di Mark Twain:

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