Di terminologia, naming e altre cose di lingua

ALCE naming blog

Alberto Cellotto, esperto di naming, scrive su alce / naming blog di nomi di marche, prodotti, aziende e altri microtesti. Ho avuto il piacere di discutere con lui del mio lavoro di terminologa, degli incroci tra linguistica e marketing, delle interferenze di altre lingue nella percezione di nomi di prodotti in inglese e altro ancora.

Alla domanda se c’è qualche naming che mi ha colpita negli ultimi tempi e perché, ho risposto con un esempio che non ha nulla a che fare con informatica o altre tecnologie:

Libelle“Continua a piacermi molto Libelle, un cracker di Barilla. È facile da ricordare, suona molto gradevole ed è familiare, come se esistesse da sempre. Le associazioni sono tutte positive, in particolare vengono richiamati l’aggettivo bello e il sostantivo libellule, insetti eleganti e leggiadri (e forse, per chi conosce solo qualche parola di tedesco, anche la parola Liebe, “amore”?). Gli aspetti fonosimbolici sono evidenti: tutte le vocali sono anteriori e così possono suggerire sottigliezza e leggerezza. Il payoff Croccanti e leggere sottolinea la levità ma la accompagna con un aggettivo corposo che aggiunge gusto e sostanza”.

Il resto dell’intervista in Di terminologia, naming e altre cose di lingua. 
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Vedi anche: post con tag marchionimi.
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