Sul sito di La Stampa è pubblicizzata un’iniziativa descritta così: “UP2U! è il primo talent contest dedicato ai nuovi interpreti della realtà che sognano il palcoscenico: giovani artisti della parola, del gesto e dell’espressione corporea in cerca di un’occasione per farsi conoscere dal grande pubblico e affermarsi nel mondo del teatro”.
Io lo chiamerei un concorso per attori, ma credo che dovrei aggiornare il mio lessico: ora anche i cantanti, attori e ballerini meno esperti vengono chiamati artisti, un calco dell’inglese artist, e partecipano ai contest.
È da tempo che cerco di capire quali siano le sfumature semantiche che fanno preferire l’anglicismo contest all’italiano concorso, “gara indetta per scegliere i migliori o i più idonei fra più aspiranti”. Per me contest è un forestierismo superfluo ma probabilmente mi sfugge qualche dettaglio. Chi mi sa dare una spiegazione che non sia il solito caso di itanglese?
Aggiornamento dai commenti: siamo arrivati alla conclusione che nell’uso arbitrario italiano contest indica una gara in cui vengono esibite pubblicamente e quindi valutate capacità creative o artistiche.
Si differenzia quindi dai concorsi legati alla sorte, come quelli che decretano il vincitore per estrazione, dai concorsi promozionali (operazioni a premio, ad es. con raccolta punti) e dai concorsi in cui vengono valutate specifiche competenze o conoscenze (ad es. concorsi pubblici con esami).
Sono anche perplessa dal nome UP2U da un punto di vista E2 (English as a second language), ma forse sottovaluto le competenze linguistiche degli aspiranti famosi, che invece riconoscono subito l’espressione inglese it’s up to you, “dipende da te”.
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Vedi anche: L’invasione degli anglicismi
Nico:
Forse non è nemmeno necessario che gli aspiranti famosi sappiano riconoscere “UP2U”, è un nome come un altro, e suona inglese (=internèscional, mica provincialotto – che è secondo me il criterio che guida la scelta di “contest” per “concorso”). Un forestierismo superfluo che, dal nome, dà anche un “respiro internazionale” alla manifestazione stessa 🙂
Comunque, a proposito di nomi, credo che fra gli aspiranti concorrenti di tutte le edizioni del “Grande Fratello”, alla stragrande maggioranza non potesse fregare di meno dell’origine del nome, figuriamoci di Orwell.
Licia:
@Nico, probabilmente chi ha scelto il nome UP2U ora si sta crogiolando nell’autocompiacimento. 😉
Però sarei curiosa di sapere come viene pronunciato perché mi vengono in mente gli U2 che per moltissimi sono gli “u due”.
Luca Sognatore:
Scusa se ti correggo Licia, ma si dice “uddue” 😉
Tornando _on topic_ a me, UP2U scritto tutto maiuscolo ha dato l’impressione di un acronimo, qualcosa del tipo “use password to unlock”.
Andrea:
Dalla mia piccola esperienza per un ragazzino di oggi, cresciuto a Twitter e Facebook UP2U! è comprensibilissimo.
Però “use password to unlock” è bellissimo, lo adotto 😉
Marco B:
Forse perché la parola concorso fa venire in mente migliaia di aspiranti impiegati statali in fila all’hotel Ergife.
Ma un artista dell’espressione corporea cosa è, un talento del corpo sciolto?
m.fisk:
Temo che la spiegazione di Marco B. sia quella giusta: “concorso” in italiano è connotato come tentativo di entrare alle Poste o, per i più moderni, tentativo di partecipare all’estrazione di n. 5 splendidi materassi memory mediante l’acquisto di n. 50 confezioni di biscotti vitaminizzati.
Quanto all’UP2U, lo capisco perfino io, pur alla soglia dei 50.
Licia:
Grazie a tutti per i commenti, quindi contest vuole sottolineare un concorso dove eventuale vittoria non è legata alla sorte o a conoscenze (in più sensi!) ma esclusivamente a capacità creative o artistiche, infatti per gli sport si continua a parlare di gara.
Una conferma mi è arrivata stamattina durante la colazione da un barattolo di marmellata, o meglio, dal tagliandino per la raccolta di prove d’acquisto che, spedito all’azienda, consente di:
1 – ricevere un set di cucchiaini (risultato sicuro)
2 – partecipare all’estrazione di vacanze (risultato dipende dalla sorte)
Ho dato un’occhiata al sito dell’azienda per verificare la terminologia e ho scoperto un altro tipo di iniziativa:
3 – gare di ricette tra blogger (risultato dipende da creatività)
Come vengono distinte queste tre attività?
1 – operazione a premio
2 – concorso
3 – contest
Capisco la voglia di differenziare, ma continuo a pensare che contest sia un anglicismo superfluo.
Marco B:
Aggiungerei che contest in italiano sembra un falso amico, perché ricorda più il contesto che il concorso.
Mi sembra però che contest e concorso non siano semanticamente identici, il primo dovrebbe avere una sfumatura di maggiore contrapposizione tra le parti del secondo, infatti ha origine nel dominio legale a partire dal latino contestari.
Avrei piuttosto usato un termine come gara o competizione.
Licia:
@Marco B, grazie, bella osservazione.
Intanto ho dato un’occhiata alle definizioni di diversi dizionari per contest, via Memidex, e il Merriam-Wester dà questi due significati:
1 a struggle for superiority or victory: competition 2 a competition in which each contestant performs without direct contact with or interference from competitors
In 2 il concorrente non sa com’è andata la sua prova finché non gli viene comunicato da chi l’ha giudicata (e che potrebbe essere un’opinione non del tutto obiettiva). Anche le collocazioni di contest (visibili ad es. in Dante o con Ngram Viewer) indicano che nella maggior parte dei casi la valutazione delle prove non è di misurazione immediata come succede invece per distanze o tempi di percorrenza, ad es. beauty / singing / poetry / talent contest, e anche nel caso di election contest bisogna aspettare che vengano conteggiati i voti per conoscere i risultati. Che sia anche questo che cerca di comunicare contest nell’uso che se ne fa in italiano?