Su Twitter sta avendo molto successo #Giocabolario, l’hashtag delle parole inventate.
La regola base del gioco, descritta in Come creare hashtag: il caso del Giocabolario, è di "creare neologismi, parole nuove, inventarle di sana pianta con gli annessi significati”, come ad es. Agliuto!, “richiesta di soccorso espressa da individuo aggredito da vampiro” o Topinanboh, “tubero simile alla patata, molto usato nei reality culinari, ma che nessuno ha mai assaggiato”
Non ci sono solo neoformazioni, ma anche esempi ludici di risemantizzazione, l’attribuzione di un nuovo significato a una parola già esistente che così diventa un neologismo semantico, come ad es. cornamusa, “divinità ispiratrice di tradimenti”.
Un gioco molto divertente, in cui si possono trovare quasi tutti i meccanismi di formazione dei neologismi. Gli esempi più recenti, selezionati automaticamente:
Vedi anche: giOCAre con le parole
BEP:
In una storia con Paperino (scritta da Carlo Gentina, sono anche riuscito a trovare la scheda: http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1948-C ), un gruppo di motociclisti-teppisti usa un linguaggio molto particolare e ricco di neologismi. Uno che mi è piaciuto particolarmente è il verbo “quantifare”, usato per chiedere “Cosa quantifate in questo posto?”, che significa “Cosa ci fate così in tanti in questo posto?”.
Licia:
@BEP, bello! Mi piace molto tutto ciò che fa risaltare gli aspetti ludici della lingua.