Nei mesi scorsi anche in Italia è stato dato molto rilievo al neologismo phubbing (parola macedonia formata da phone + snubbing, “snobbare”). Descrive l’atteggiamento di chi ignora le persone accanto a sé a favore del proprio smartphone (il “tecno-misantropo”), un concetto familiare a cui mancava solo il nome.
Ora si scopre che phubbing è una parola creata a tavolino all’università di Sidney nel 2012 per promuovere un dizionario e che è diventata presto virale grazie a un’accorta operazione di marketing e ai social media. Lo spiega un bel video, Phubbing: A Word is Born, che fa riflettere sulle relazioni tra oggetti, concetti e parole che li rappresentano:
[via Wordability]
Vedi anche: Phubbing, estraniazione “mobile” e Paure moderne: nomofobia
Ho attivato i sottotitoli automatici di YouTube per vedere come veniva interpretato phubbing, sicuramente non nel dizionario di riferimento del riconoscimento vocale: funding, bombing e parole senza senso, mentre stop phubbing diventa stop fucking…