Un noto problema della gestione della terminologia è quello di decidere quali termini includere (“documentare”) nel database terminologico: limiti di tempo e di risorse impongono di fare scelte in base a priorità determinate da una combinazione di diversi fattori, come il settore in cui si opera, il tipo di prodotto e il suo posizionamento, le caratteristiche della lingua e del mercato, aspetti diacronici ecc.
Hanne Smådahl (senior terminologist di SAP) fa un’analisi interessante in Are they worthy: What terms belong in a termbase?. Suggerisce di iniziare determinando il tipo di terminologia più utile (ad es. ad ampio raggio o molto specifica?), quindi di identificare quella che in passato ha dato problemi (ad es. lamentele degli utenti) e di selezionare in particolare i termini che possono avere un impatto su:
– sicurezza del cliente / utente
– sopravvivenza (protezione) dell’azienda
– sopravvivenza (protezione) del prodotto
– visibilità specifica nel mercato
– coerenza con la terminologia del settore
– efficienza (ad es. standardizzazione e
prevenzione degli errori)
Dettagli ed esempi nell’articolo di Hanne; altre informazioni nel portale Terminology@SAP.
[Nuovo post] Ho indicato alcuni criteri di selezione per identificare concetti e termini prioritari in Terminologia e comunicazione
Vedi anche: iPad, “flick” e terminologizzazione, System tray e incongruenze terminologiche e i link in Intervista in TermCoord blog per qualche altra considerazione su aspetti che condizionano il lavoro terminologico.
Luigi Muzii:
Bastava il buon vecchio Felber…