Negli Stati Uniti è appena uscita una nuova versione cinematografica di The Great Gatsby e diversi articoli in inglese hanno descritto il linguaggio e le parole coniate o rese popolari da Scott Fitzgerald. Esempio: Getting "Gatsby": The Language Behind the Novel.
Tra le espressioni tipiche degli anni ‘20 c’è the bee’s knees. Descrive qualcosa che si ritiene di grande qualità o particolarmente desiderabile (the best). In Irlanda l’ho sentito dire a proposito di persone che hanno un’alta opinione di sé, ad es. "she thinks she’s the bee’s knees". L’origine dell’espressione è incerta, probabilmente un nonsense simile ad altri in voga in quel periodo.
Prendo spunto da the bee’s knees per alcune altre curiosità sulla parola bee che volevo condividere da tempo.
A bee in one’s bonnet (“ape nel cappell(in)o”) è un chiodo fisso. La metafora dell’insetto nei propri pensieri è stata sfruttata anche in altre lingue, con significati diversi, ad es. in italiano abbiamo tarlo in testa, pulce nell’orecchio e ronzare nella testa (in inglese buzz, ad es. his head was buzzing with ideas) e qui ho descritto il “verme” musicale tedesco. E a proposito di ronzii, in inglese buzz word (o phrase) è un’espressione, spesso gergale o colloquiale, che va particolarmente di moda in un determinato periodo o contesto.
Make a beeline (for) significa andare direttamente verso qualcosa o qualcuno, come le api che ritornano all’alveare.
In inglese americano la parola bee preceduta da un sostantivo o un aggettivo descrive un gruppo di persone intente in un’attività comune, ad es. husking bee (contadini che si ritrovano per sgranare le pannocchie) e quilting bee (donne che cuciono assieme una trapunta) o impegnate in una competizione, ad es. spelling bee. L’operosità delle api sarebbe all’origine di questa accezione ma c’è chi ritiene che l’etimologia sia legata alla preghiera.
L’attività intensa delle api è richiamata anche dall’espressione as busy as a bee, che si dice di chi è molto affaccendato, e dalla metafora busy bee, una persona indaffaratissima.
Infine, tristemente efficace il neologismo zombee, un’“ape zombie” infettata da un parassita che la spinge ad abbandonare l’alveare di notte e vagare senza meta finché muore.
Nerd’s corner – Recentemente in Brasile è stata identificata una nuova specie di ape delle orchidee (tribù Euglossini) che è stata chiamata Euglossa bazinga in onore di Sheldon Cooper, un personaggio della sitcom americana The Big Bang Theory. Chi conosce la serie televisiva saprà che Sheldon esclama bazinga! per segnalare di avere preso in giro qualcuno, e l’ape in questione aveva ingannato i ricercatori grazie alla sua somiglianza con un’altra ape, Euglossa ignita. Dettagli in A Brand New Bee Was Just Named After Sheldon From ‘The Big Bang Theory’.