Da un articolo di La Stampa sui primi risultati delle elezioni 2013:
Nei media italiani la parola focus, di chiara origine latina, appare sempre più frequentemente con il significato generico che ha in inglese di “cosa, persona o situazione a cui si presta particolare attenzione”, “centro dell’interesse”, “punto focale”.
Può suscitare qualche perplessità perché in italiano il termine focus finora è stato usato solo in ambiti specializzati, ad es. in medicina, linguistica e informatica, con accezioni specifiche, come si può vedere nelle voci dei vocabolari Treccani e Zingarelli 2013:
Per il momento le accezioni “inglesi” di focus non sono ancora considerate parte del lessico comune italiano (nessun vocabolario le ha ancora registrate!) e quindi credo che nella stampa generalista la parola andrebbe usata con più cautela, soprattutto per non generare confusione in chi non riconosce il prestito dall’inglese.
Aggiungo che in alcuni ambiti tecnici e scientifici, ad es. l’ottica, il termine inglese focus corrisponde all’italiano fuoco, anche in senso figurato (cfr. bring into focus e mettere a fuoco).
In informatica invece il termine inglese focus nella sua accezione più diffusa si trova nelle interfacce grafiche dei computer tradizionali, dove fa riferimento all’elemento che in un determinato momento riceve l’input dalla tastiera. Nelle finestre di dialogo, ad esempio, per impostazione predefinita il pulsante OK has focus, “ha lo stato attivo”.
Aggiornamento dicembre 2013 – In pochi mesi questo post ha avuto migliaia di visualizzazioni da ricerche come significato di focus. Credo sia una conferma che focus è una parola che non risulta ancora del tutto comprensibile.
Nuovi post in tema: Focus concettuale e Si può leggere il focus?
rossa:
Orribile sintomo (fra gli altri) dello scarsissimo impegno che molti giornalisti mettono nello scrivere e nel farsi capire dai lettori. E “attenzionare”? Mi fa rabbrividire!