Un’insegnante mi ha segnalato una peculiarità del programma usato in alcune scuole per gestire i giudizi di valutazione degli alunni: a quanto pare il software non ammette le vocali accentate e bisogna usare la combinazione vocale+apostrofo, ovvero non si può rispettare l’ortografia italiana. Se il testo è stato preparato con altri programmi, prima di copiarlo e inserirlo ci si deve ricordare di sostituire tutte le lettere accentate. Gli errori di ortografia che ne risultano appariranno anche nei giudizi stampati per i genitori.
Il problema è visibile anche nella schermata di esempio usata dal produttore:
Vengono in mente alcuni vetusti programmi americani del secolo scorso, che ignoravano l’esistenza dei segni diacritici, ma questo è un prodotto italiano, sviluppato per il sistema scolastico italiano, e perciò non può trattarsi di un problema di internazionalizzazione.
Pare che neppure l’esperienza utente sia delle migliori e quindi si potrebbe discutere non solo di controlli di qualità linguistica (cfr. anche la descrizione del prodotto, alquanto sciatta) ma anche di come sia stato sviluppato il programma, di testing, di usabilità, di interfaccia grafica ecc. Credo però che i commenti siano superflui se si ignorano i criteri adottati dalla pubblica amministrazione per acquistare il software.
Sarei comunque curiosa di capire perché questa azienda abbia una tale idiosincrasia per gli accenti, tanto da evitarli anche nel proprio sito. Una scelta del genere poteva essere accettabile 25-30 anni fa, ma nel 2013 fa una pessima impressione, specialmente se si opera nel campo dell’istruzione. Un esempio dalla home page:
A questo punto mi auguro che i genitori più attenti ai dettagli non diano la colpa agli insegnanti se i propri figli ricevono giudizi un po’ troppo apostrofati…
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Vedi anche: Formattazione, ortografia e *acquisizzione clienti (l’impatto degli errori di ortografia sulla vendite) ed Errori con gli accenti: colpa di computer e cellulari?
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Valerio:
Eh sì, sa proprio di vecchio. O è un lavoro fatto da qualcuno che ha cominciato a scrivere 20 anni fa e non ha mai superato le vecchie abitudini, o (peggio) qualcuno ha riciclato del vecchio codice e ha ritenuto che non valesse prendersi il disturbo di correggere. Scandaloso in entrambi i casi.
Mauro:
La cosa incredibile è che io, con tastiera e software tedeschi (in tedesco non esistono gli accenti), non ho nessun problema a fare gli accenti.
Per me è pura e semplice ignoranza: c’è veramente gente che crede che per esempio può e puo’ siano veramente egualmente corretti.
Saluti,
Mauro.
Elio:
difficilmente scommetto, ma direi che con il 95% percento di probabilità è un programma scritto in Visual Basic 6: cose dell’altro secolo!!!
Basti vedere le icone: se ben ricordo quel set era standard già con le versioni precedenti alla 3. Per non parlare dell’interfaccia grafica: puro stile retrò (Windows 95/2000).
Decisamente vintage!!!
Marco:
Al di là del fatto che questo programma obsoleto anche nel look non ammette le lettere accentate, trovo pazzesco che esista un programma del genere per “aiutare” gli insegnanti a formulare i giudizi di valutazione degli alunni! Non ne conosco a fondo il funzionamento, ma dalla schermata mi pare che i giudizi scaturiscano dall’assemblaggio di diverse “frasi prefisse” (come vengono chiamate dal software). A questo punto l’intera valutazione perde di significato, tanto vale dare un semplice voto. Ogni alunno dovrebbe almeno avere il diritto di ricevere una valutazione scaturita dal cervello degli insegnanti, unica e univoca e formulata ad hoc per ogni allievo.
.mau.:
nello scorso millennio anch’io usavo nei testi in rete gli apostrofi (anzi i backquote “`”, perché erano più facili da parsificare: erano comunque segnaccenti, nel senso che scrivevo “perche`”). Ma ormai non ci dovrebbero essere più scuse. (Giusto per dire, posso anche scrivere in tedesco äöü e addirittura in neerlandese ÿ senza alzare le mani dalla tastiera né usare alt-gr 🙂 )
Licia:
Non ho mai usato e non credo potrò mai vedere il software, ma mi è bastato sentire la descrizione e vedere le schermate per condividere tutte le vostre perplessità.
So comunque che i giudizi possono essere formulati in due modi: 1) assemblando le frasi pronte (tutte rigorosamente con apostrofi al posto degli accenti e con uno spazio aggiunto dal programma prima dei punti) oppure 2) inserendo giudizi personalizzati (senza accenti). I commenti che ho raccolto da insegnanti sul sistema 1) e relative “tassonomie” (esempi qui) non sono affatto positivi.