Lo scorso ottobre non avrei mai immaginato che il post "Stay hungry, stay foolish" in italiano, sulle traduzioni errate della frase citata da Steve Jobs, avrebbe raggiunto ad oggi quasi 20000 visualizzazioni, con almeno 50 visite al giorno che continuano a distanza di mesi.
Mi sono chiesta più volte cosa possa spingere tutte queste persone italiane a continuare a cercare stay hungry stay foolish (o ricerche simili), perplessità aumentata dopo avere visto che Google Trends indica proprio l’italiano come la lingua in cui la frase viene ricercata maggiormente.
E le statistiche del blog di ieri mi segnalano che a partire dalla tarda serata del 19 giugno e per tutta la notte successiva c’è stata un’impennata nelle ricerche, fatte quindi prima che si conoscessero i temi della prova di italiano agli esami di maturità e si sapesse che sarebbe stato citato Steve Jobs (seppure non la famigerata frase). Cosa vorrà dire?!?
Silvia Pareschi:
20000!! E pensare che il mio post sulla lavatrice di Steve Jobs non è neanche entrato nei miei primi dieci! 😉
.mau.:
(a) tanti cercano la traduzione (cosa commendevole, di per sé)
(b) parecchi avranno cercato di tirare a indovinare il tema.
Licia:
@Silvia, credo dipenda tutto da Google che mette il post tra i primi risultati quando si cerca la frase. Nessun altro post si avvicina a queste cifre.
@.mau., sono curiosa di vedere cosa succederà con la fine dell’anno scolastico e degli esami.
Francesco:
Troll mode [ON]
Secondo me è il giornalista del Corriere dell’articolo di ieri che cerca stay angry… e si imbatte nella versione corretta!
Troll mode [OFF]
🙂
Rose:
Mi è piaciuto molto “Still hungry, still foolish”.
E anche il citato “Stay angry” ha una sua logica, coi tempi che corrono.
Complimenti per le visualizzazioni, Licia. 😀
Non c’entra niente, ma volevo segnalare un gallicismo, per cambiare. Magari nelle città ha preso piede da un po’, non saprei. Io l’ho sentito ieri per la prima volta alla televisione che tu non guardi e fai bene. La commentatrice da Torino di un nota TV privata, parlando della tromba d’aria che aveva colpito la città, ha detto che il vento portava via i tavolini dei “dehors” dei bar. Ora, mi chiedo: “Cosa c’è che non va nel nostro’all’aperto'”?
Ma questi giornalisti, invece di uscrirsene sempre coi forestierismi, perchè non si ripassano l’italiano, soprattutto i congiuntivi?
OK, mi sono sfogata. Scusate.
Francesco:
@Rose:
Beh, ma l’influenza francese dalle parti del Regno Sabaudo è ancora forte… 😀
Silvia Pareschi:
@Rose: confermo, il gallicismo non è nuovo: i torinesi dicono “dehors” da sempre. E’ una caratteristica locale, un po’ come i bolognesi che dicono “fontaniere” al posto di idraulico.
Stefano:
@Rose: il tuo intervento mi diverte per due motivi. Primo, che per intendere “posti all’aperto”, i locali USA usano un italianismo (e noi invece ci rivolgiamo ad altre lingue); chissà, sarà per esorcizzare il senso di colpa dell’esperienza piacevole? Secondo, che tale italianismo in italiano ha una connotazione ben diversa: “al fresco“! 😀
Licia:
@Stefano, sono riuscita a ritrovare una vignetta che avevo visto un po’ di tempo fa e che credo ti piacerà:
http://www.cartoonstock.com/newscartoons/cartoonists/ama/lowres/aman261l.jpg
Stefano:
He he he! Che invece per noi sarebbe inside che più inside non si può! Illustra perfettamente la cosa 🙂
Rose:
Qualche giorno senza connessione, scusate.
Naturalmente, anch’io avevo pensato all’influenza francese, ma era la prima volta che lo sentivo.
Gli stranieri che usano italianismi mettono assieme certi obbrobri, che c’è di che consolarci, va’.
rossa:
carinissima vignetta, noto il solito Guiseppe al posto di Giuseppe…