[2012] Dopo le abbondanti nevicate di questi giorni, nelle prime pagine dei quotidiani di ieri e di oggi mi sarei aspettata titoli ad effetto sul maltempo e invece la parola scelta quasi ovunque è gelo, senza alcuna esagerazione.
L’inglese è molto più creativo, specialmente in America, dove le tempeste e le bufere di neve possono durare vari giorni e causare enormi disagi. Si registrano in particolare parole macedonia, che da portmanteau [word] sono state ribattezzate snowmanteau.
Le due parole che hanno avuto più successo sono snowmageddon (snow+armageddon) e snowpocalypse (snow+apocalypse). Sono state usate anche snowtastrophe (da catastrophe), tsnownami (da tsunami) e Snowzilla (snow+Godzilla), che è il nome dato sia a un enorme pupazzo di neve che a una terribile (mostruosa?) bufera di neve.
Altre parole divertenti sono snovice (snow+novice), una persona che non ha mai visto la neve, e snowhere, la risposta che si dà alla domanda “where do you go in a snowstorm?”. E su Twitter si usa l’hashtag #snOMG, che combina la parola snow con l’esclamazione OMG.
Vignetta: dettaglio da Partially Clips via Language Log
Aggiornamento febbraio 2013 – In Winter storms il linguista Arnold Zwicky commenta gli insoliti nomi scelti da The Weather Channel per le tempeste di neve negli Stati Uniti. In Italia, invece, alla prima grossa nevicata dell’inverno si dà un banale nome inglese, Big Snow.
Aggiornamento gennaio 2016 – Nuove tempeste, nuovi nomi, tra cui #DavidSnowie
via All Over Albany
Aggiornamento febbraio 2018 – L’ondata di maltempo con fortissime nevicate e aria gelida dalla Siberia che in Italia è stata chiamata Burian è descritta come The beast from the east nel Regno Unito e in Irlanda (paesi in cui le perturbazioni di solito arrivano invece da ovest).
Watkin:
Beh, “freddo polare” mi sembra ad effetto: se consideriamo che al polo la temperatura non sale mai sopra i 10 gradi d’estate e raggiunge i -80 d’inverno…
Licia:
@Watkin, hai ragione, come le Siberian temperatures di (mia) irlandese memoria :-), anche se in senso figurato, iperbolico, la collocazione temperatura polare è in uso ormai da tempo in italiano. Speravo di farmi sorprendere da qualche titolo più creativo e originale ma non ne ho visto nessuno, perlomeno non nelle prime pagine consultate qui e qui…
Paolo:
In Colorado c’e’ l’APOCALYZZARD:
http://www.huffingtonpost.com/news/apocalyzzard
Licia:
grazie Paolo, non oso immaginare l’intensità del fenomeno! Oppure hanno finito i nomi con snow e sono passati a quelli con blizzard!?!
Aggiornamento 4 febbraio – Oggi un titolo con gioco di parole c’è: l’Opinione, sotto un’enorme foto di Roma sotto la neve, titola L’Italia nella Befera, con riferimento alla conferma del direttore dell’Agenzia dell’e entrate, Attilio Befera. Per il resto, titoli abbastanza prevedibili e abbondanza di Roma nel caos e Roma chiude/chiusa per neve.
Aggiornamento 5 febbraio – Qualche gioco di parole e uso metaforico della lingua, con riferimento alle polemiche sulla gestione dell’emergenza a Roma: Accuse, balle e palle di neve – Gli errori coi fiocchi, La neve che scotta e Neve e polemiche, doppia bufera.
Rose:
Snowhere è carinissimo.
Ma non stanno facendo, al solito, i catastrofisti? Sembra che non abbia mai nevicato… Certo, i disagi ci sono. Non oso pensare ai poveretti sui treni bloccati per ore o sulle autostrade… e ai senzatetto, naturalmente. Ma com’è che per andare a sciare, nessuno si lamenta dei disagi provocati dalla neve?
Licia:
@Rose, mi viene in mente quello che ci aveva detto la proprietaria di un albergo a Casere, in fondo alla Valle Aurina (BZ), quando avevamo temuto di poter rimanere bloccati per un’intensissima nevicata: “Qui non è come da voi in Italia, noi le strade le teniamo pulite”, e in effetti non c’era stato il minimo problema perché in montagna sono attrezzatissimi e sanno gestire le nevicate.
Ma altrove in questi giorni la situazione è davvero anomala, non ci sono solo i pochi cm caduti Roma. In alcune zone di Cesena, ad esempio, ieri erano arrivati a 150 cm, in collina oltre i 2 m (centinaia di famiglie sono isolate), e sta continuando a nevicare. Io sarei dovuta essere da quelle parti ma ho rinunciato a spostarmi perché sarebbe stato troppo problematico, intanto anche a Milano sta di nuovo nevicando…
Matteo:
Ciao Licia,
avevo visto “snowhere” in una pubblicità della Colmar, ma il significato mi sembrava diverso.
Matteo
Licia:
grazie Matteo, non la conoscevo e potrebbe essere un’idea per un post.
(Fatto: s·nowhere o snow·here, una questione di E2?)
Rose:
Sì, purtroppo in alcune zone la situazione è davvero drammatica. Non volevo sminuire il problema… il fatto è che i media spesso esagerano, pur di far notizia.
Simpatica la signora alto atesina. Anche mia madre, che era palermitana, diceva a volte “Da noi non è come in Italia”, ma… per altri motivi. 🙂