In una striscia di Dilbert ho visto una parola a cui finora non avevo mai fatto caso, hurk:
Nel contesto il significato è chiaro e si fa presto a verificare che in inglese americano hurk /hɜrk/, di ovvia origine onomatopeica, indica un conato di vomito. La parola si sarebbe diffusa grazie ai lolcat, dove è usata per descrivere il rumore che pare facciano i gatti quando rigurgitano quello che hanno appena mangiato. Non è ancora registrata dai dizionari tradizionali ma da anni appare in strisce e fumetti, ad es. qui e in questo dettaglio da una striscia di Garfield (da garfield.nfshost.com/1990/06/10, non più disponibile):
(da non confondersi con yuk o yuck /jʌk/, che esprime disgusto; in inglese americano yuk può anche indicare una risata, come quella di Pippo l’amico di Topolino).
MMMM invece esprime apprezzamento: dettagli in hmm, mmm, mmh, uhm, ehm….
Per rimanere in tema fumetti, vedi anche Tradurre obscenicon? #$*%@!! e L’italiano e i suoni di Topolino & Co.
Mara:
uhmm, i gatti americani devono essere diversi, il mio non sembra faccia “hurk” quando mi vomita davanti alla camera da letto…:D
Ilaria:
Io ero rimasta a “urgh”, ma mi sa che indica qualcosa di meno stomachevole… 🙂
Mara:
A me ricorda quasi il suono di un tacchino (dici che sono malata?)
Licia:
Io il suono me lo immagino con una vocale simile ad /ə/ e se provo a pronunciare così il verso, mi sembra che renda bene l’idea. Mi rimane però la curiosità di cosa abbia ispirato l’associazione con i gatti, animali con i quali ho scarsissima dimestichezza.