Ho scoperto che negli Stati Uniti dare del “dittongo” a qualcuno può essere un insulto.
Ne parla Oy, You Diphthong! in Visual Thesaurus:
la parola inglese diphthong, soprattutto se pronunciata “dip-thong” anziché “dif-thong” (e quindi scritta dipthong), può suonare come una parolaccia, non solo per la combinazione di suoni ma anche perché in inglese ci sono parole offensive che iniziano con dip (ad es. dipstick e dipshit) e thong (“perizoma”) rafforza l’effetto potenzialmente ridicolo.
Con l’intonazione giusta potrebbe funzionare anche in italiano? Se qualcuno non ha la minima cognizione di fonetica o di grammatica, forse sì: DITTONGO! E basta sfogliare un dizionario di linguistica per farsi venire qualche altra idea, ad es. adespoto, emico, peone, rintronico, scazonte, stichico, vocoide*…
Nuovo post: Il gerundio che non era un participio (un errore di Matteo Salvini di cui si è molto discusso, forse non del tutto casuale?)
* definizioni nei commenti
Rose:
In metrica ci sono vari termini che si prestano a usi simili 😉
Qualcuno potrebbe sentirsi dare dello “spondeo” o “coliambo” con riferimento alle preferenze sessuali.
Un oratore potrebbe essere troppo “diacritico” o “prosodico” o “trocaico” o “acataletto” (ma di quest’ultimo potrebbe giovarsi anche l’ambito ospedaliero).
Una donna potrebbe avere davvero un bel “senario”.
Oh, sì. Ci sarebbe da divertirsi. 😀
Licia:
😀
Aggiungiamo itifallico?
I significati degli “insulti” linguistici, con definizioni dal Vocabolario Zingarelli: